Dichiarazione di Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista.
La vicenda di Melfi e di Termoli sta per assumere un epilogo drammatico e assolutamente vergognoso.
Alla lotta sacrosanta delle compagne e dei compagni degli impianti della F.C.A. del centro-sud ( ex-FIAT ) la dirigenza FIOM-CGIL, nel perfetto ed ineffabile connubio Landini-Camusso, risponde con la più spietata, ma subdola repressione.
Ieri il collegio statutario nazionale della CGIL ha adottato una delibera nella quale si stabilisce l’incompatibilità tra l’appartenenza alla CGIL ed aver partecipato nel mese di maggio 2015 alla costruzione di un coordinamento dei lavoratori FCA del Centro-Sud.
Non hanno nemmeno il coraggio (pieni di vergogna come sono) di dire le cose come stanno, e che cioè che si vogliono buttare fuori dall’organizzazione quelle compagne e quei compagni colpevoli di aver espresso i più alti livelli dello scontro di classe in Italia, e inoltre di aver osato intraprendere la strada maestra del coordinamento di lotta tra tutti gli operai contrari alle politiche ed alle pratiche del duo Marchionne – Renzi, rappresentativo dei peggiori interessi antipopolari.
Dalla signora Camusso non ci potevamo aspettare di meno. Qualcuno si aspettava qualcosa di timidamente diverso dall’urlatore Landini, fondatore improbabile di una inconsistente e già fallita coalizione sociale.
Ma i Comunisti avevano visto giusto: come in Grecia con Tsipras, il peggio viene sempre dall’opportunismo! LA LOTTA OPERAIA NON SI FERMERA’ ! AVANTI DUNQUE, A FIANCO DELLE SUE AVANGUARDIE CORAGGIOSE ED INTELLIGENTI! AVANTI NELLA COSTRUZIONE DEL SINDACALISMO DI CLASSE ANCHE IN ITALIA
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