Redazione di O.C.
Venerdì 22 Aprile si è svolta a Milano un assemblea della corrente sindacale della CGIL “il sindacato è un’altra cosa”.
L’incontro e stato organizzato con all’ordine del giorno l’espulsione del portavoce dell’area di minoranza della CGIL Fiom Sergio Bellavista, contro la mancata elezione nel comitato centrale della Fiom del delegato della FCA di Melfi e contro la repressione subita dalla delegata della FCA di Termoli coordinatrice per il Molise per il sindacato è un’altra cosa.
La delegata operaia di Termoli sta facendo una seria lotta contro la comandata degli straordinari al sabato in Fiat.
Boicottata in questa lotta dalla segreteria della Fiom del Molise che ha pensato bene di voler destituire sia lei che i delegati più combattivi, dichiarandoli incompatibili, perché hanno partecipato ad una riunione di un coordinamento di lotta con appartenenti a sindacati “alternativi” nella realtà per colpire la lotta che stanno organizzando.
La partecipazione all’assemblea è stata scarsa, faccio notare che gli operai erano solo quattro mentre gli altri venti/venticinque partecipanti erano tutti burocrati e funzionari sia della CGIL che di altri sindacati “alternativi”.
Questi ultimi in cerca di tesserare gli “incompatibili” della Fiom nel tentativo di fargli cambiare tessera.
La maggioranza degli interventi fatti erano ragionamenti da chi è lontano dalle fabbriche e dai bisogni degli operai che in fabbrica vivono quotidianamente l’intensità dello sfruttamento, dimostrazione del fallimento di questi burocrati che sono solo in cerca di consenso per tentare di conservare il loro posticino nel sindacato.
Gli unici interventi incisivi sono stati quelli di due operai, della Innse e Marcegaglia, che hanno evidenziato il ruolo di fondamentale importanza degli operai radicati nelle lotte di fabbrica , la loro unità e la loro capacità di resistere agli attacchi del padrone.
Sottolineando che senza questo ostinazione nel condurre le lotte non si va da nessuna parte, tutto il resto rimangono solo chiacchiere vuote.
L’intervento dell’operaia di Termoli e stato importante e chiarissimo basato sull’unita degli operai della Fiat di Termoli che stanno portando avanti una lotta contro la comandata degli straordinari al sabato e dei ritmi massacranti della produzione in Fiat nella fabbrica di Termoli.
L’intervento del compagno della FCA di Melfi è stata solo una voglia di dimostrare una desiderio di protagonismo e una smania di avere un ruolo dirigenziale all’interno del sindacato , lontano anni luce dalle lotte degli operai.
Gli altri interventi erano abbastanza insignificanti dal nostro punto di vista delle lotte operaie, lasciando il tempo che trovano.
Cordiali saluti
Un operaio iscritto alla Fiom
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