Redazione operai contro,
“Senza diritti siamo solo schiavi” questo il tema dell’incontro svoltosi oggi a Lecco organizzato dalla Fiom Cgil provinciale con la partecipazione del segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini.
Landini durante il suo intervento contro il Jobs Act e contro il blocco delle trattative del rinnovo del contratto dei metalmeccanici ha dimostrato di avere le idee chiare per difendere gli operai: “dobbiamo stare uniti perché non siamo ancora fuori dalla crisi e la difesa dei diritti deve andare di pari passo con la difesa del lavoro, non è accettabile ricevere il ricatto del salario per salvaguardare il posto del lavoro.”
Landini quali sono i diritti degli operai che intendi difendere, forse la difesa del diritto a sgobbare in catena di montaggio visto che il tuo sindacato butta fuori i delegati ribelli alla Fiat ?
Landini parli tanto di unità dei lavoratori ma cosa aspetti ad organizzare scioperi e occupazioni nelle fabbriche per cercare di non farle chiudere?
Landini non si smentisce mai, anche oggi ha rilanciato i soliti ripetitivi proclami di guerra contro il governo per l’aiuto dato alle aziende con il Jobs Act per licenziare in libertà e per aver ridato i soldi dell’Irap: “…. se perseguiranno su questa strada seguirà una fase di conflitto nel paese e nelle fabbriche molto consistente”.
Continua Landini: “Contro la riforma del lavoro di Renzi noi abbiamo fatto uno sciopero generale e ora ci stiamo battendo per il referendum abrogativo“.
Landini dei tuoi continui proclami senza seguito gli operai italiani sono stanchi, prendi esempio dagli operai francesi che da settimane sono in mobilitazione e da 11 giorni di fila in scioperi nelle fabbriche, blocchi stradali e blocchi alle raffinerie con disagi dovunque.
Landini invece è solo contento per aver ritrovato l’unità con gli altri sindacati Cisl e Uil collaborazionisti dei padroni: “….otto anni di divisioni ci hanno fatto prendere un sacco di legnate”.
Landini, le legnate finora le hanno prese solo gli operai ad ascoltare le tue parole e quelle dei tuoi amici sindacalisti venduti.
Un operaio lecchese.
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