Caro Operai Contro,

il salario degli operai in Italia, mediamente è la metà di quello degli operai in Germania. Eppure nel rinnovo del contratto dei metalmeccanici in corso, il sindacato rivendica un aumento miserabile. Come mai?

Anche e soprattutto sul salario, si sente pesantemente la mancanza di un sindacalismo operaio.

Fim Fiom e Uil per il rinnovo contrattuale  si sono presentati insieme davanti ai padroni, ma con 2 piattaforme diverse:

Fim e Uil chiedono 105 euro di aumento per il 5° livello che, riparametrato e al netto Irpef corrispondono a poco più di 40 euro netti mensili per il 3° livello in 3 anni.

Fiom chiede oltre al recupero del potere d’acquisto, “una quota rivista ogni anno in base all’andamento del settore”.

In sintesi, le rivendicazioni dei metalmeccanici sono in balia da una parte dei 40 euro netti chiesti da Fim e Uil; dall’altra dal nulla rivendicato dalla Fiom, poiché, essendo pressochè ferma l’inflazione ufficiale, non vi sarebbe carovita da recuperare, ed inoltre Federmeccanica come già sta facendo, accampa un cattivo “andamento del settore” per non sborsare un euro di aumento.

Viste le rinunciatarie e miserabili richieste di salario avanzate da Fim, Fiom e Uil, Federmeccanica ne ha approfittato per stabilire una “soglia” salariale, oltre la quale non vuole concedere aumenti. Guarda caso il 95% dei metalmeccanici si trova già su questa “soglia”, non avrebbe secondo Federmeccanica nessun aumento di salario.

Il sindacalismo operaio (che non riguarda solo il salario), non è più rinviabile.

Saluti da un estimatore di Operai Contro