Redazione di Operai Contro,
sono molti anni che gli imperialisti hanno dato ai soldati dell’ONU il compito di eliminare i mussulmani dalla Somalia.
La guerra va avanti da molti anni e gli imperialisti non vincono
Un osservatore
ANSA
Almeno 43 soldati sono stati uccisi in un assalto compiuto da un commando di fondamentalisti islamici al-Shabaab in una base usata da truppe etiopi in Somalia. Lo riferisce il Guardian. Stando a quanto si apprende, il commando ha fatto irruzione nella base di Halgan, 300 km a nord di Mogadiscio, dopo aver lanciato un’autobomba all’ingresso; subito dopo c’è uno stato uno scontro a fuoco con i militari etiopi e 43 di loro sono rimasti uccisi, ma l’Unione africana non ha voluto commentare il bilancio di vittime.
Testimoni raccontano di aver sentito una forte esplosione e poi un pesante scontro a fuoco. L’Etiopia è uno dei cinque Paesi che contribuiscono con i soldati alla missione dell’Unione africana (Amisom) in Somalia composta da 22mila unità ed è la prima volta che la loro base viene attaccata dai fondamentalisti islamici. L’attentato segue uno schema ormai praticato da tempo dagli shabaab contro le basi militari e cioè quello di usare le autobomba per poi fare irruzione a colpi di artiglieria. Dal giugno dello scorso anno, i fondamentalisti hanno preso d’assalto tre basi dell’Unione africana uccidendo 54 soldati del Burundi a Leego, 19 dell’Uganda a Jannaale e oltre 100 militari del Kenya a El-Adde, nel sud.
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