Redazione Operai Contro,
Sotto la sede dell’Assolombarda a Milano gli operai e gli impiegati tecnici dell’azienda General Electric ex Alstom Power di Sesto San Giovanni (Mi) hanno manifestato e protestato vivacemente per circa tre ore contro i nuovi padroni americani che vogliono smantellare la fabbrica sestese e licenziare 179 dipendenti.
Il previsto incontro richiesto dalle parti sindacali con la rappresentanza dirigenziale si è svolto martedì scorso nell’intento di far ritirare la già avviata procedura di mobilità, ma si è ripetuto nuovamente l’esito negativo di 2 settimane fa al Mise di Roma quando la parte padronale diede la conferma dei 179 esuberi.
I vari incontri a livello istituzionale e ministeriale non hanno finora dato risultati concreti, i padroni americani della G.E. proseguono sulla strada della dismissione della fabbrica e dei licenziamenti collettivi.
Altro che investimenti o rilancio di progetti importanti destinati ad aumentare l’occupazione,
gli operai hanno gridato e insultato contro chi li sta prendendo in giro cioè contro i nuovi padroni speculatori e sfruttatori.
Nel frattempo gli operai della G.E. nella convinzione che solo in modo organizzato e indipendente si possono opporre ai licenziamenti, continuano a presidiare la fabbrica sia dall’interno che dall’esterno.
Visto la buona riuscita della manifestazione in Assolombarda, non si capisce perché il sindacato non ha dato seguito ad altre forme di lotta, lasciando passare il resto della settimana.
Gli stessi operai dovrebbero imporsi sui burocrati sindacali e chiedere di partecipare con una delegazione e con i delegati Rsu, direttamente in prima linea, al prossimo incontro previsto al Mise di Roma, dove oltre ai responsabili nazionali del sindacato, ci saranno i dirigenti americani della G.E. per rispondere delle drastiche decisioni assunte rispetto ai licenziamenti e alla prevista chiusura della fabbrica di Sesto San Giovanni.
Un sostenitore degli operai della G.E.
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