PREVIDENZA LE NOVITA’

da facebook Destradis Domenico 15 giugno alle ore 15:11 · Ecco la risposta della Cgil alle proposte del governo.. Novità positive.. L’articolo spiega, senza alcuna riflessione in merito, in che modo si potrà andare in pensione anzitempo, cioè facendo un mutuo.. E le definiscono novità positive.. Ma andatevene affanculo… da rassegna sindacale “C’è qualche novità positiva, ma è ancora troppo poco per dire che siamo in una fase conclusiva delle nostre valutazioni. Speriamo che il confronto continui e produca risultati”. Questo il primo commento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso all’incontro di ieri (martedì 14 giugno) tra governo […]
Condividi:

da facebook

Ecco la risposta della Cgil alle proposte del governo..
Novità positive..
L’articolo spiega, senza alcuna riflessione in merito, in che modo si potrà andare in pensione anzitempo, cioè facendo un mutuo..
E le definiscono novità positive..
Ma andatevene affanculo…

da rassegna sindacale

“C’è qualche novità positiva, ma è ancora troppo poco per dire che siamo in una fase conclusiva delle nostre valutazioni. Speriamo che il confronto continui e produca risultati”. Questo il primo commento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso all’incontro di ieri (martedì 14 giugno) tra governo e sindacati su pensioni e lavoro, secondo quanto riportano le agenzie di stampa. Nel corso del vertice l’esecutivo (rappresentato dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini) ha presentato la propria proposta, centrata sulla possibilità di uscire dal lavoro fino a tre anni prima dell’età di vecchiaia mediante l’Anticipo pensionistico (Ape) da restituire in 20 anni.

Camusso ha rilevato la “disponibilità del governo a entrare nel merito” dei temi oggetto del confronto, pur rimarcando che su previdenza e occupazione “c’è molto lavoro ancora da fare” e che la discussione con il governo ha esaminato i titoli enunciati nella precedente riunione. Intanto sono state fissate le date di tre nuovi incontri: il 23 e il 28 giugno sulle pensioni, il 30 giugno sulle politiche attive per il lavoro. “Abbiamo bisogno di un quadro d’insieme, bisogna andare a una modifica consistente della legge esistente sulle pensioni” ha poi concluso: “I singoli aspetti non danno ancora una risposta compiuta alla nostra piattaforma”.

La proposta del governo, che vorrebbe inserire nella prossima Legge di stabilità e far entrare in vigore già dal 2017, è quella di uscire dal lavoro volontariamente fino a tre anni prima dell’età di vecchiaia mediante l’utilizzo dell’Anticipo pensionistico (Ape) da restituire in 20 anni. Un prestito che, secondo i calcoli, potrebbe arrivare fino al 15 per cento dell’assegno. L’intenzione dell’esecutivo, quindi, è di introdurre flessibilità in uscita senza modificare la legge Fornero, utilizzando strumenti finanziari (considerando che la stima dei costi è di 10 miliardi) e tenendo in equilibrio conti pubblici ed equità sociale.

L’Anticipo pensionistico sarà sperimentale per tre anni e riguarderà, a partire dall’anno prossimo, i nati tra il 1951 e il 1953, per poi estendersi nel 2018 ai nati nel 1954 e nel 2019 ai nati nel 1955. In pratica, chi è distante meno di tre anni dall’accesso alla pensione potrà chiedere all’Inps di certificare il requisito e di accedere allo strumento. Il montante pensionistico sarà quello raggiunto al momento della richiesta dell’anticipo, mentre il coefficiente di trasformazione sarà quello del momento nel quale si raggiunge l’età di vecchiaia. Il prestito sarà senza “garanzie reali” e in caso di premorienza non ci si rivarrà sugli eredi. Sarà pagato con una rata sulla pensione, ma si ragiona anche su una detrazione fiscale in modo da ridurre i costi di questo meccanismo, in particolare per “i soggetti più deboli e meritevoli di tutela” (ad esempio, chi ha perso il lavoro). I tempi per la restituzione del prestito saranno di 20 anni

 

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.