in meno di sei mesi sono oltre 540 i morti sul lavoro dall’inizio del 2016, di cui 260 sul posto di lavoro, e non meno di 280 morti sulle strade e in intinere.
I dati sono dell’ Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro in Italia, aggiornati al 17 giugno 2016. Una strage quotidiana che Renzi e i suoi ministri continuano ad ignorare.
I padroni e il loro governo Renzi, hanno le mani sporche del sangue dello sfruttamento e delle morti operaie.
Per loro è una normalità. Per ogni operaio che muore sul lavoro, sono in tanti che lo possono sostituire. Questo il ricatto che per un pezzo di pane devono subire gli operai. Questo il ricatto da spezzare.
Organizzarsi, costruire il Partito Operaio per farla finita con la civiltà delle barbarie.
Saluti operai.
Ultime vittime della strage quotidiana
Giovedì mattina è stata la volta di Alagan Babic operaio di 55 anni, nello stabilimento della Latteria Soresina, a Soresina, in provincia di Cremona. Alagan di origine bosniaca, ma residente da tempo a Trigolo, dipendente di una ditta esterna, è rimasto stritolato mentre stava lavorando all’impianto fognario: si era calato in una grossa buca quando un escavatore, manovrato da un suo collega, ha fatto una strana vibrazione, si è girato su stesso e lo ha colpito alla testa schiacciandolo contro la parete. La vittima lascia la moglie e due figli. Sul posto i mezzi di soccorso dei vigili del fuoco, un’ambulanza e i carabinieri ai quali sono affidate le indagini.
Due giorni prima è toccato a Gian Domenico Benzoni, operaio di 50 anni, cadere sul lavoro per il profitto. È successo alla Ferrosider di Ospitaletto: il 50enne di Artogne Gian Domenico Benzoni ha perso la vita sul lavoro, colpito e ucciso da un magnete di quasi 3 tonnellate. Lascia la moglie e la figlia adolescente
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