dall’ANSA
E’ rimasto sostanzialmente “un pezzo di carta” il piano anticorruzione delle amministrazioni. L’accusa arriva dal presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaelle Cantone. Sono stati esaminati 1900 piani, la cui qualità, sostiene Cantone, “appare modesta”: l’analisi del contesto esterno è assente per oltre l’84% dei casi, la mappatura dei processi delle aree a rischio obbligatorie è di scarsa qualità in circa 3/4 dei casi, mentre le misure di trattamento del rischio sono adeguate solo in 4 casi su 10.
La mancata attuazion del piano, ha spiegato Cantone, è riconducibile alle difficoltà organizzative delle amministrazioni, complice la scarsità delle risorse finanziarie, ma anche a un diffuso atteggiamento di mero adempimento formale, limitato ad evitare le responsabilità in caso di mancata adozione delle direttive.
Molte grandi opere ‘arenate’, specie al Sud
“La realizzazione di alcune grandi infrastrutture ha confermato numerose criticità, quali le carenze nella progettazione e l’apposizione di numerose varianti e riserve”.
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