“in sostanza, il governo è pronto a mettere sul piatto 546,8 milioni di euro, distribuiti da oggi e fino al 2028. Non basta. Il programma, infatti, prevede anche l’acquisizione iniziale di 45 velivoli da parte dell’Aeronautica Militare Italiana”.
Così esulta la Prealpina per “l’opportunità di lavoro per i prossimi 14 anni”.
Non sarebbe “opportunità di lavoro” anche fare pane e costruire case per chi non ne ha?
Ma il cronista filo padronale della Prealpina intendeva “opportunità” di fare profitti attraverso lo sfruttamento degli operai.
I profitti della produzione bellica, servono con la distruzione della guerra, a creare altri profitti con la ricostruzione. Renzi il governo dei padroni è in prima fila.
Saluti da un affezionato lettore
Allego l’articolo della Prealpina al completo.
La provincia con le ali si prepara a spiccare l’ennesimo volo di successo. Gli ingredienti per la nuova missione? Tecnologia, qualità, know-how costruito in decenni di storia industriale e, soprattutto, opportunità di lavoro per i prossimi 14 anni.
Sì perché la Commissione Difesa della Camera ha approvato – con la sola astensione del Movimento 5 Stelle e il voto contrario di Sinistra Italiana – il programma pluriennale per lo sviluppo, sperimentazione, industrializzazione e produzione di un nuovo velivolo di addestramento basico, l’High Efficiency Trainer. Vale a dire l’M-345 firmato Alenia Aermacchi che ha fatto bella mostra di sè al Salone Internazionale dell’Aeronautica di Londra nelle scorse settimane.
In sostanza, il governo è pronto a mettere sul piatto 546,8 milioni di euro, distribuiti da oggi e fino al 2028. Non basta. Il programma, infatti, prevede anche l’acquisizione iniziale di 45 velivoli da parte dell’Aeronautica Militare Italiana.
«E’ evidente che il via libera al finanziamento di questo programma – commenta Daniele Marantelli, membro della Commissione Difesa e intervenuto personalmente a motivare il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico – rappresenta una opportunità importantissima per l’industria italiana e per quella varesina in modo particolare.
Per la nostra provincia con le ali significa, innanzitutto, lavoro garantito per i prossimi anni. E significa anche un riconoscimento all’eccellenza industriale che costituisce il Dna del nostro territorio. Tecnologia e conoscenza hanno le loro radici proprio nel cuore del Varesotto. E ora arriva un ulteriore riconoscimento ufficiale. Teniamo presente, poi, che, se è vero che si tratta di un investimento importante, va sottolineato che il ritorno in termini economici e di sviluppo industriale è di grande portata».
Nel dettaglio, i nuovi 45 velivoli destinati all’Aeronautica Militare Italiana, andranno a sostituire – in parte – i 137 velivoli T-339 (sempre di fabbricazione varesina) attualmente utilizzati nell’addestramento dei piloti ma arrivati ormai al limite della loro vita operativa, con costi di gestione sempre più elevati riconducibili proprio all’invecchiamento delle macchine, con cicli di manutenzione sempre più frequenti. Gli obiettivi, dunque, sono chiari. Si tratta di coprire il gap che si è creato con la dismissione dei vecchi addestratori, implementare il nuovo sistema addestrativo per il conseguimento del brevetto di Pilota Militare, e valorizzare una eccellenza nazionale industriale anche in prospettiva di un futuro export. «E’ chiaro che un addestratore di questo tipo – sottolinea ancora Marantelli – che garantisce anche un ottimo rapporto qualità prezzo , ha già suscitato interesse anche in altri Paesi. Le potenzialità sui mercati globali, di fatto, sono enormi».
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