dopo le uccisioni dei giovani neri in America si è aperta la caccia ai mussulmani
Un IMAM della moschea del quartiere di Queens a New York, è stato ucciso con diversi colpi d’arma da fuoco, tornando a casa al termine della preghiera. Ucciso anche un altro mussulmano, il suo assistente. Chiaramente l’efficiente polizia non c’era.
Per la polizia dei padroni USA, i due uomini sarebbero stati vittima di un tentativo di furto e non di un cosiddetto “crimine di odio”.
I Musulmani in centinaia si sono radunati nei pressi del luogo dell’ uccisione chiedendo giustizia per l’imam Maulama Akonjee e il suo assistente Thara Uddin che, vestiti in abiti musulmani, sono stati attaccati alle spalle. Akonjee, 55 anni e padre di tre figli, era un rispettato leader religioso fin dal suo arrivo a New York dal Bangladesh meno di due anni fa.
La comunità musulmana non accetta la prima ricostruzione della polizia e ha chiesto che il delitto venga trattato come crimine d’odio. E’ stato un attacco “contro la nostra religione”, precisa Khaled Rahman, residente nell’area.
Dopo l’uccisione dei neri i padroni americani aprono la campagna contro i mussulmani. I neri sono in maggioranza mussulmani. Neri e mussulmani costituiscono la maggioranza degli operai USA
In USA avanza la resistenza armata contro i padroni
Un osservatore
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