Redazione di Operai Contro,
dall’inizio del mese di agosto stiamo protestando contro i 165 licenziamenti del gruppo Palumbo. I sindacalisti volevano un tavolo per farci ottenere la cassa integrazione in deroga, praticamente il licenziamento mascherato.
La Palumbo aveva già detto subito che la cassa in deroga non era possibile ma i sindacalisti si sono ostinati ad andare avanti in questo modo senza un’azione incisiva».
Le nostre organizzazioni sindacali non hanno fatto tutte le azioni necessarie per cercare di salvaguardare i posti di lavoro mentre noi piantavamo le tende in piena estate, il 18 agosto sotto il sole cocente, loro se ne stavano tranquillamente in vacanza e non ci hanno degnati nemmeno di una telefonata di conforto e solidarietà, salvo poi presentarsi in Prefettura venerdì a Lecce per una passerella sotto le telecamere.
I sindacalisti hanno detto cose non vere e non hanno preparato la lotta nel modo giusto perché continuavano a ripeterci di stare fermi puntando sin dalle prime fasi delle trattative sull’ottenimento della cassa integrazione.
Siamo cantonieri, gruisti, escavatoristi, camionisti e manovali, ognuno con la propria tessera sindacale di appartenenza.Oggi abbiamo deciso di restituire le tessere per costituirci in un gruppo autonomo.
Manderemo indietro tutte le tessere perché non ci sentiamo rappresentati da nessuno. Siamo 165 persone, tutti con famiglia alle spalle, e abbiamo completamente perso la fiducia nei sindacati che ci hanno finora rappresentato. Il gruppo autonomo che sarà regolarmente costituito nominerà una delegazione che parteciperà a tutti gli incontri e alle trattative che seguiranno, decidendo le azioni che dovrà compiere in futuro».
Un operaio in lotta
OPERAI,sono solidale con la vostra lotta e la decisione di mettervi in proprio scaricando un sindacato che non parla di lotta ma di ammortizzatori sociali che voi avete ben definito ” anticamera dei licenziamenti”. Operai, state attenti agli ostacoli che padrone, istituzione e sindacati metteranno in essere. Ai padroni fa comodo un sindacato accondiscendente, che riesce a controllare la volontà di lotta degli operai e chiamerà, su pressione delle istituzioni i burocrati del sindacato a rappresentarvi, le istituzioni non possono screditare un sindacalismo servile e vi diranno che sono disposti a parlare solo con i sindacati. Operai da un tavolo cosi composto per voi non uscirà nulla di buono. Come vengono allestiti questi tavoli è noto a tutti ma nessuno ha mai messo in discussione questo comportamento che di fatti esclude gli operai: i tavoli dove si decide il futuro degli operai vengono allestiti al ministero o in Regione, passando prima da prefettura e Municipio: a questi tavoli non siedono mai gli operai. Quando i sindacati dicono che portano gli operai a Roma o in Regione è una grande presa per il culo: padroni, politicanti e burocrati sindacali si riuniscono in una sala e gli operai aspettano in un corridoio o in una stanzetta dove di tanto in tanto un burocrate fa capolino e fa finta di aggiornarli sulla riunione in corso. Operai di Scorrano, per portare avanti la vostra scelta di autorappresentarvi, dovete essere determinati: se vi dicono che non c’è una sala per contenervi tutti questo è falso, voi allora invitate tutti sotto la tenda che avete allestito, i sindacati non manderanno giù il fatto di essere stati scavalcati, faranno di tutto per riprendere il controllo, in questo aiutati dal padrone e dalle istituzioni. Starei molto attento, se proprio dovete mandare una delegazione, alla sua composizione; deve essere presente al tavolo e non fare anticamera. La delegazione deve avere un unico mandato: il ritiro dei licenziamenti. OPERAI: PADRONI, POLITICANTI, E SINDACALISTI GIOCANO CON IL VOSTRO FUTURO, UNITI LE LOTTE SI POSSONO VINCERE TUTTO DIPENDE DA VOI E LA DETERMINAZIONE CHE VOI METTETE IN CAMPO