Archive for Settembre 10th, 2016
-
0
Jobs act: licenziamenti più 7,4 per cento
Posted 10 Settembre 2016Caro operai Contro, i dati del Ministero sul secondo trimestre 2016, dicono che: un milione e mezzo di contratti a tempo determinato non sono stati rinnovati. I licenziamenti sono aumentati dell’8 per cento. Inoltre le assunzioni a tempo indeterminato sono calate del 29 per cento. Con il Jobs act, Renzi ha creato l’operaio usa e getta e tagliato i salari. I padroni hanno vinto su tutta la linea. Operai non perdiamo tempo per costruire il Partito Operaio. Saluti da un sostenitore di Operai Contro. La Repubblica 9 settembre 2016 I dati del Ministero sul secondo trimestre 2016, un milione […] -
0
Barbagallo sindacalista bravo solo per i padroni
Posted 10 Settembre 2016Redazione Operai Contro, I sindacalisti venduti sono dei perfetti pompieri perché spengono le ribellioni degli operai contro i padroni, non vogliono che ci organizziamo. Ci impediscono di unirci fra noi operai per lottare contro i padroni che ci sfruttano, Barbagallo segretario generale della UIL è il tipico sindacalista venduto che si trova più a suo agio con i padroni che con noi operai precari. Redazione, avete ragione quando affermate che dobbiamo sbarazzarci dei sindacalisti venduti che parlano di aumentare la produttività piuttosto che risolvere la nostra condizione di operai con contratto in scadenza e forse non rinnovabile. Redazione, possiamo […] -
0
IL GANGSTER RENZI IN PUGLIA
Posted 10 Settembre 2016Redazione di Operai Contro, storico incontro a Bari dei due gangster del Pd. Il premier Matteo Renzi interviene all’inaugurazione della Fiera del Levante a Bari. Il capo del Pd non può più raccontare la balla della crescita e dell’aumento dell’occupazione. Rispolvera coglionagini senza senso: “Noi – sottolinea – abbiamo bisogno di dire e di ridire che la forza e la grandezza dell’Italia è quella di un Paese che di fronte alle difficoltà tira fuori il meglio e non rinuncia a vivere a testa alta, non rinuncia ai propri ideali”. Renzi ricorda le tragedie dello scontro tra i treni di Andria e del […] -
0
SIRIA: ANCORA UN ACCORDO DEGLI ASSASSINI?
Posted 10 Settembre 2016Redazione di Operai Contro, in Siria da più di due mesi l’ONU ( il becchino internazionale) finge di chiedere un cessate il fuoco. Vuole che i civili uccisi, dalla crociata guidata dagli USA e dalla crociata guidata dai Russi, muoiano dopo aver mangiato un tozzo di pane. Ora l’accordo tra USA e RUSSI non è per una tregua, ma un’accordo di cooperazione nella strage di civili. Il mondo occidentale sbandiera l’accordo, come una grande vittoria Un giorno i popoli oppressi dall’imperialismo si rivolteranno. Nessuno chieda pietà Un lettore -
0
Mascioni: Lo “sgomento” sindacale sui 118 licenziamenti
Posted 10 Settembre 2016Caro Operai Contro, alla Mascioni (Va) i funzionari sindacali “sgomenti”, si arrampicano sui vetri. Lamentano che l’azienda ha reso noto la richiesta sindacale di tagliare il salario in cambio del posto di lavoro. Una richiesta che, tra l’altro, non è mai stata portata al vaglio degli operai. Lo “sgomento” dei funzionari sindacali è forte anche perché l’azienda non rispetta il “galateo” dei tavoli. Era già al corrente del “NO”, con il quale gli operai in assemblea avevano bocciato il piano aziendale, in primis i 118 licenziamenti. L’azienda sapeva già! Non ha aspettato che il sindacato glielo comunicasse, attraverso la […] -
0
I giochi e i valzer dell’USI nella Svizzera felix.
Posted 10 Settembre 2016Lugano: Caso USI-Schulz. Alcune osservazioni sul caso USI(Ateneo di economia e comunicazione nel Ticino)-Schulz che è stato oggetto (con lodi all’intransigenza democratica) anche di “sforzi editoriali” nei quotidiani cantonali, come se il paese non avesse altro a cui pensare. Allora: – Per “violazioni minori del diritto d’autore e modalità scorrette di citazioni di fonti di minor gravità” si manda alla pubblica gogna un professionista che fra sei mesi potrà ancora insegnare (urégiatada !) -Se gli stessi parametri fossero rigidamente applicati alle redazioni dei media (cartacei, gratuiti e radio televisivi) molto probabilmente avremmo azzerato la disoccupazione nel campo della comunicazione […]