Redazione di Operai Contro,
voglio denunciare il razzismo di alcuni abitanti di Genova. Martedì 4 ottobre un’assemblea di condominio, a maggioranza, ha negato la fornitura dell’acqua potabile ad un alloggio che ospita alcuni richiedenti asilo.
Ma associazioni e cittadini di Genova hanno detto No al razzismo. Così centinaia di persone si sono trovate sotto il condominio con bottiglie e secchi d’acqua per portare la loro solidarietà ai profughi.
i profughi al centro di questa assurda vicenda di razzismo sono nove richiedenti asilo, tra i quali tre donne incinte e due bambini di 20 e 24 mesi.
Dal canto suo l’amministratore di condominio Franco Gromi parla di un tubo fuori posto e assicura che non si tratta di razzismo, una comoda difesa vista la reazione della popolazione. L’appartamento destinato all’accoglienza, di proprietà del demanio, è nella centralissima via XX settembre e a gestire l’accompagnamento dei richiedenti asilo per conto della prefettura è il consorzio Agorà.
Anche il sindaco Marco Doria ha voluto prendere parte all’iniziativa: “Questa reazione solidale è quello che mi aspettavo dalla cittadinanza genovese. Non si tratta di fare contrapposizioni tra migranti che arrivano da paesi dove si vive molto peggio dell’Italia e italiani che stanno male. Uno stato civile ha il diritto-dovere di aiutare tutti, ed è quello che si sta facendo. Negare l’acqua a delle persone che nella vita hanno perso tutto è una cosa indecente”
Le nortizie sono prese da un articolo del fattoquotidiano
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