governo Renzi e CGIL-CISL-UIL sull’intesa delle pensioni, fanno molto fumo, ma l’arrosto non c’è.
APE
La prima questione da chiarire è il significato di APE. Non sono variati i termini della pensione, ma APE vuol dire unicamente “anticipo pensionistico con prestito delle banche”. L’operazione coinvolgerà i lavoratori dipendenti in possesso di 63 anni di età a partire dal 1° gennaio 2017 e a cui manchino non più di tre anni e 7 mesi al perfezionamento della pensione di vecchiaia. Sarà in forma sperimentale, durerà due anni, sino al 2018, e poi potrà essere prorogato sulla base dei risultati della sperimentazione. L’operazione sarà attuata con prestiti da parte di banche e assicurazioni erogati però attraverso l’Inps, che dovranno poi essere restituiti con rate di ammortamento costanti dagli interessati, una volta conseguita la pensione con un prelievo che durerà venti anni ( non si sa cosa succede se moriamo prima dei venti anni).
APE agevolata
Per accedere all’Ape agevolata bisognerà avere sempre 63 anni, almeno 30 anni di contributi se disoccupati e 35 se si è lavoratori attivi. Inoltre per poter accedere al “Ape social”, ovvero l’anticipo pensionistico senza penalizzazione, il tetto che il governo dovrebbe fissare nella legge di Bilancio è di 1.350 euro lordi.
lavoratori: Renzi e sindacalisti ci prendono per il culo
Un operaio di 60 anni
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