da L’ Eco di Bergamo
I consumi non ripartono e il settore del commercio continua a soffrire: per questa ragione ieri da Roma è arrivato l’annuncio che Confcommercio Imprese per l’Italia ha concordato con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil di sospendere l’erogazione della tranche di aumento prevista per il mese di novembre dal contratto nazionale rinnovato a marzo dell’anno scorso. L’accordo prevedeva un aumento complessivo di 80 euro spalmato su cinque aumenti da 16 euro ciascuno: l’intesa siglata mercoledì 26 ottobre prevede il congelamento del quarto aumento previsto a novembre e un nuovo incontro fra le parti a dicembre per decidere le future azioni.
«Questa è la dimostrazione – commenta Enrico Betti, responsabile lavoro dell’Ascom di Bergamo – di come la nostra associazione e i sindacati agiscano un grande senso di responsabilità. I commercianti nel 2015 hanno accettato di rinnovare un contratto nazionale benché il clima economico non fosse dei migliori; ora i sindacati hanno dimostrato la stessa sensibilità accettando la sospensione della tranche di aumento prevista per novembre».
Un commesso fregato dai sindacati
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