Redazione di Operai Contro,
il muro dei padroni italiani, il mediterraneo, continua a uccidere emigranti. Ormai solo nel 2006 sono più di 4500. Negli ultimi 10 anni la strage del mediterraneo conta circa 50 mila emigranti assassinati.Facciamola finita con le menzogne: ” gli emigranti salvati”. E’ una strage che i leccaculo dei giornali addebitano al mare. Smettiamola: è una strage dei padroni.
Un operaio Senegalese
Dalla Repubblica di Palermo
Si aggrava il bilancio dei naufragi, almeno due, avvenuti nelle scorse ore nel Canale di Sicilia dove i mezzi di soccorso hanno salvato quasi mille persone. Sono nove, fino ad ora, i corpi recuperati e le testimonianze dei superstiti confermano il timore che siano annegate decine di persone.
Dieci i gommoni intercettati dai mezzi di soccorso coordinati dalla sala operativa della Guardia costiera.
Cinque corpi sono stati trovati a bordo di un gommone semisgonfio dalla nave Aquarius dell’Ong italo-tedesca Sos Mediterranee, il cui equipaggio non è riuscito a salvare un’altra persona caduta in mare. Sono 114 i migranti tratti in salvo.
“Siamo arrivati alle 2 del pomeriggio – racconta Mathias Menge, coordinatore della squadra di ricerca e soccorso dei Sos Mediterranee – e subito abbiamo iniziato a distribuire i giubbotti di salvataggio e altri dispositivi di galleggiamento. Più tardi i sopravvissuti ci hanno detto che il loro gommone era partito dalla Libia alle 2 del mattino e dopo due ore aveva iniziato a imbarcare acqua. Quando la Aquarius è arrivata, la loro imbarcazione stava cominciando a sgonfiarsi. Abbiamo fatto tutto il possibile, ma purtroppo sei persone hanno perso la vita in questa tragedia”. All’arrivo della Aquarius i passeggeri dell’imbarcazione hanno cominciato a lanciarsi in acqua. Tra i naufraghi messi in salvo anche 24 minori, tra cui tre bambini sotto i 5 anni, e 8 donne. Un ragazzino di circa 10 anni, trovato in acqua, a faccia in giù, è stato salvato per il rotto della cuffia: “era privo di sensi dopo aver inalato carburante e acqua di mare”, dice Sarah Giles, medico di Msf a bordo dell’Aquarius. “Per fortuna è stato soccorso in tempo e portato a bordo per le cure mediche urgenti. Siamo riusciti a stabilizzarlo in modo che potesse essere trasferito a Lampedusa insieme alla donna che lo accompagnava”. Molti dei sopravvissuti sono stati trattati per ipotermia, inalazione di carburante e gravi ustioni da benzina.
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