da liberopensiero.eu
NAPOLI. Durante il corteo per il NO al referendum, i manifestanti hanno provato ad occupare la sede provinciale del Partito Democratico in Piazza Carità.
Questi, però, sono stati fermati dai carabinieri in assetto antisommossa che hanno ritenuto opportuno chiudere i manifestanti all’intero del palazzo stesso, nell’androne delle scale. Le conseguenze di questo gesto sono state ritenute gravi dagli attivisti che, attraverso Facebook, hanno pubblicato foto e post:
“Piu di trenta agenti hanno spintonato, minacciato piu di sessanta persone, tra cui donne e bambini, mettendo in stato di fermo un attivista che si trovava pacificamente all’esterno, rilasciato subito dopo. Constatiamo ancora una volta una gestione autoritaria e repressiva dell’ordine pubblico non degna di un paese civile”.
dal Mattino
Tentata irruzione nella sede del Pd a Napoli. Ma la protesta si è fermata nel palazzo, sul posto c’erano già agenti in assetto anti-sommossa. E la porta del partito era chiusa. Decine di manifestanti di Centri sociali, Carc e Collettivi studenteschi, che sfilando a Napoli per il No al referendum, ha tentato di entrare nella sede provinciale dei democrat in via Toledo. I manifestanti – che si sono staccati dal corteo, giunto al Corso Umberto I – sono stati respinti dalla Polizia. Uno dei manifestanti dei Centri sociali è stato identificato e denunciato. Il reato contestato è di tentata occupazione di edificio pubblico.
Sin dalle prime ore del giorno centinaia di manifestanti si sono radunati a Napoli in piazza Garibaldi e piazza Cavour per la manifestazione a sostegno del No al referendum costituzionale indetta dai Centri sociali, dai Collettivi studenteschi, dai Carc («Comitati di appoggio alla resistenza per il Comunismo») e dall’USB (Unione sindacale di Base). Un corteo che, dopo aver riunificato i due spezzoni, si è diretto verso piazza del Plebiscito, dove ha sede la Prefettura. Facendo tappa nel palazzo del Pd.
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