Redazione di Operai Contro,
Alfano invierà a Milano altri 150 militari e fermerà l’arrivo dgli emigranti. Il pretesto sono le risse tra giovani figli di emigranti. La polizia e le forze armate hanno a disposizione in provincia di Milano 8041 uomini.
Gli emigranti sono avvisati: chi non è “regolare” sarà deportato
Io spero spesso che la polizia arresti gli imprenditori che trattano come schiavi gli operai
Io spero spesso che la polizia arresti gli imprenditori truffatori
Io spero spesso che la polizia arresti gli imprenditori che collaborano con le organizzazioni di delinquenti: mafia, ecc.
La mia è destinata a restare una speranza
Un lettore
ANSA
Vertice a Palazzo Marino sulla sicurezza a Milano con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Dopo i fatti di Piazzale Loreto, dove un dominicano è stato ucciso, e la rissa scoppiata la notte scorsa tra un gruppo di filippini sotto il grattacielo della Regione Lombardia, nella quale due giovani sono rimasti feriti, il sindaco Sala ha chiesto un intervento del Governo. Alla riunione sono presenti tutti i vertici delle forze dell’ordine e il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni.
“A Milano manderemo altri 150 militari a supportare le forze dell’ordine, che già operano a livelli eccellenti”: lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. “Quando sono diventato ministro – ha detto Alfano – i militari impegnati erano 400. L’obiettivo è di averli raddoppiati”.
“Milano ha già fatto la sua parte. Ha raggiunto la sua quota e quindi se ci sarà un calo degli sbarchi, come è presumibile per il periodo invernale, ci sarà uno stop agli arrivi di migranti”, ha spiegato Alfano. “Il peso dell’immigrazione si sente soprattutto perché ci sono Comuni che non accettano arrivi scaricando il peso dell’emergenza sugli altri. Cercheremo di farli collaborare”.
“Secondo i dati che ho raccolto le forze di polizia e le forze armate presenti in provincia di Milano hanno a disposizione 8.041 uomini, tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, a cui va il mio ringraziamento. E’ una filiera dei vertici di sicurezza da numeri uno”. Ha affermato il ministro dell’Interno. “Detto questo i reati sono in calo – ha aggiunto Alfano – basti pensare agli omicidi: nel 2013 erano 13, nel 2014 17, nel 2015 13 e a fine novembre di quest’anno eravamo a 7 episodi. I furti e le rapine calano mediamente del 3-4% e in media nei primi nove mesi del 2016 rispetto all’analogo periodo del 2015 il totale generale dei reati è calato del 7%”. Secondo i dati forniti dal Viminale in un panorama più ampio in dieci anni i reati sono diminuiti del “36%” passando dai 163.817 del 2006 ai 105.488 di quest’anno.
Sala, Milano più sicura, no allarmismi – Milano “è più sicura di tante città italiane”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala alla conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Marino. “Il dibattito sulla sicurezza, se non è supportato da numeri, è a perdere – ha aggiunto Sala-. Gli indicatori dicono che i crimini di varia natura sono in diminuzione. Non c’è nessun allarmismo, i dati dicono che Milano non è insicura”.
Sull’accoglienza dei migranti “Milano continuerà a fare la sua parte, ma il tema è la dimensione del nostro impegno, perché ci sono città che non fanno la loro parte”. Ha detto il sindaco di Milano. Il ministro ha annunciato uno stop dell’arrivo dei migranti in città se non ci saranno emergenze. “Milano – ha detto – ha fatto un grande sforzo per come accoglie i migranti e per come procederà al processo di integrazione perché siano partecipi della vita della città e del lavoro”.
Prefetto Milano, pattuglie miste – “Il nuovo modulo operativo dei soldati che verranno impiegati in città, a Milano, come ha detto il ministro Alfano, prevede pattuglie con un agente e due militari. Questo permetterà di sdoppiare il numero delle pattuglie raddoppiando in pratica il controllo del territorio”. Lo ha detto il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, a margine del vertice sulla sicurezza.
“Tra pochi giorni verrà convocato un nuovo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Valuteremo la situazione della sicurezza sia alla luce dei più recenti episodi, sia per quanto concerne il modo di impiego e il dislocamento dei miliari che coadiuveranno le forze dell’ordine sul territorio”, ha aggiunto Marangoni.
Boni e Grimoldi (Lega), Alfano invii soldati – “Il ministro Alfano non perda tempo e predisponga immediatamente l’invio a Milano dei contingenti di militari liberati dalla fine del Giubileo a Roma”: lo chiedono il segretario della Lega Nord di Milano, Davide Boni, e il deputato Paolo Grimoldi, che hanno inviato una nota congiunta. “Alfano – sostengono i due esponenti leghisti – non ascolti i tentennamenti del sindaco Sala o del Prefetto Marangoni a cui la situazione è chiaramente sfuggita di mano come dimostrano i gravi atti di violenza degli ultimi giorni che hanno sempre avuto per protagonisti gang di immigrati, dal dominicano ucciso in Piazzale Loreto alla violenta rissa nella notte tra filippini, con due accoltellati, sotto il Palazzo della Regione. Alfano non perda tempo e mandi subito i militari per pattugliare la città che rischia di trasformarsi in una polveriera, considerando anche gli oltre 3.000 richiedenti asilo che bivaccano nella zona della stazione Centrale e che potrebbero presto creare problemi di ordine pubblico”.
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