PISA: SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO AGLI OPERAI E ALLE OPERAIE DELLE OFFICINE RISTORI

da inventati.org Pisa. Nell’ottobre del 2014 le Officine Ristori entrano in concordato di continuità con l’intenzione di licenziare 60 operai, causa mancanza di commesse da parte della Piaggio. In seguito ad una lotta di 20 giorni, gli operai ottengono una proroga degli ammortizzatori sociali per 2 anni. Dal 22 settembre al 2 ottobre 2016, gli operai delle Officine Ristori hanno presidiato i cancelli dell’azienda perché alla scadenza dei 2 anni sono stati riconfermati i 60 licenziamenti, con una chiusura totale a qualsiasi trattativa. Ma questi due anni non dovevano servire a trovare nuove commesse e certezze da parte della […]
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da inventati.org

Pisa. Nell’ottobre del 2014 le Officine Ristori entrano in concordato di continuità con l’intenzione di licenziare 60 operai, causa mancanza di commesse da parte della Piaggio. In seguito ad una lotta di 20 giorni, gli operai ottengono una proroga degli ammortizzatori sociali per 2 anni. Dal 22 settembre al 2 ottobre 2016, gli operai delle Officine Ristori hanno presidiato i cancelli dell’azienda perché alla scadenza dei 2 anni sono stati riconfermati i 60 licenziamenti, con una chiusura totale a qualsiasi trattativa. Ma questi due anni non dovevano servire a trovare nuove commesse e certezze da parte della Piaggio?

Gli operai hanno rinunciato a parte del loro salario per ridurre i costi aziendali, ma dopo due anni di sacrifici siamo ritornati alla proposta aziendale di tagliare 60 posti di lavoro quando scadranno,16 dicembre 2016, gli ultimi ammortizzatori sociali. In questi due anni perfino la cassa integrazione non è stata a rotazione; i ritmi produttivi sono rimasti intatti. Allora chiediamo: quale è il reale obiettivo della proprietà?

Pensiamo si vogliano tagliare posti di lavoro per assumere, tra 6 mesi o più, lavoratori interinali al posto dei contratti a tempo indeterminato; una manodopera usa e getta da sfruttare intensamente per alcuni mesi all’anno quando le richieste del committente Piaggio si fanno piu’ pressanti. In queste settimane è in corso una trattativa di cui non si sa praticamente nulla; anzi, questo attendismo ha permesso alla proprietà di dividere ulteriormente gli operai seminando tra di loro paura, scoraggiamento e rassegnazione. Gli operai devono essere parte attiva di queste trattative e non ritrovarsi magari un accordo al ribasso (con licenziamenti mascherati) a dicembre, a pochi giorni dalla scadenza degli ultimi ammortizzatori sociali.

Questa prassi può condurre alla sconfitta come dimostrano la chiusura ed i licenziamenti della ‘Carlo Colombo’ ad Ospedaletto. Intendiamo, quindi, stimolare i rappresentanti sindacali, gli operai e le operaie, a riaprire la discussione sulle decisioni da assumere, alla vigilanza sull’andamento della vertenza ed alla mobilitazione di tutti e tutte. Nessun posto di lavoro deve essere cancellato. L’unica lotta persa è quella che si abbandona

Coordinamento provinciale lavoratori e lavoratrici – Pisa

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