Redazione di operai Contro,
visto che il governo Renzi ha dato mano libera ai padroni di licenziare e ridurre i salari. Visto che i sindacati fino ad oggi non hanno fatto niente di fronte alle minacce della Tim. Non resta che a noi lavoratori della Tim prendere la parola.
Si allarga la protesta dei lavoratori della Tim. Dopo i presidi dei giorni scorsi (a Pisa, Bari, Catania, Ancona, Bologna, Lecce, Cagliari, Palermo e Messina), oggi (martedì 22 novembre) manifestano i dipendenti di Roma e di Frosinone nell’ambito della mobilitazione nazionale che porterà allo sciopero del 13 dicembre. L’appuntamento romano è alle ore 15 davanti alle sedi di corso Italia e di Parco dei Medici, mentre il sit-in dei dipendenti della Ciociaria si tiene alle 14.30 davanti la sede di via Valle Fioretta.
Tim vuole licenziare e vuole ridurci il salario. I sindacati hanno concesso fino ad oggi contratti solidarieta e dimissioni incentivate
Renzi, il paparazzo dei padroni vuole il nostro Si. A noi non interessano le sue riforme costituzionali. A noi non interessano le dimissioni che chiedono i sindacati. Noi non vogliamo esserew licenziati con dolcezza.
A noi non interessa la partecipazione ai piani industriali chiesta dai sindacati.
Un lavoratore TIM
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