Oggi abbiamo di nuovo picchettato la fabbrica per impedire al padrone Camozzi di smontare una alesatrice. Le macchine utensili che vuole smontare sono ben 22, nel piano che ha presentato al ministero per ottenere la cassa integrazione vuole praticamente svuotare la fabbrica, Vuole, come già a fatto alla ex Ansaldo di viale Sarca, chiudere la Innse tenendosi ben stretto il terreno. Terreno avuto con scambio d’aree d’uso tra Comune di Milano e Aedes nel 2009, pagando il simbolico prezzo di 1 euro. Come operai della Innse ci opporremo sempre e costantemente ai progetti dei padroni che vogliono chiudere la Innse buttandoci in mezzo alla strada
Un Operaio INNSE
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