La Costituzione formale del ’48, compromesso a cui le classi inferiori si appellano per porre limiti allo strapotere dei più forti, ora viene travolta dalla crisi.
Già nel 2003 Berlusconi alla Confindustri torinese ebbe a lamentarsi della costituzione italiana come “d’ispirazione sovietica”.
Oggi, scendono in campo J.P.Morgan, Confindustria, Banca d’Italia, la Troika di Bruxelles, gli USA e non ultimo Prodi, quello della svendita dell’IRI e artefice dell’ingresso nell’eurozona, per affossare quel compromesso del ’48.
La demagogia si spreca: risparmio dei costi della politica, rapidità nelle decisioni, rinnovamento, cambiamento; come se nel passato, anche quando le legislature duravano qualche mese, non avessero governato, deciso e imposto leggi contro i lavoratori (abolizione della scala mobile, contro-riforme delle pensioni, precarietà, Jobs-act…) consegnandoci oggi questa realtà:
-7milioni di disoccupati;
-4milioni e 102 mila persone in povertà assoluta;
-caporalato da tabaccheria (115 milioni di voucher);
-low-coast della disperazione 4,8 milioni di italiani emigrati all’estero.
“Il nuovismo” senza pudore e orgoglioso di essere fattorini-veloci (fast-bellboys) di:
J.P.Morgan, Confindustria, Banca d’Italia, la Troika, Bruxelles;
cicale della politica, intellettuali a gettone, press..titute dei media, come interventisti di guerra reclamano la distruzione della Costituzione del’48.
“Se non sei arrabbiato che razza di persona sei?” (K.Loach)
Al referendum del 4 dicembre vota NO
LAVORATORI SCALA
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