I segretari sindacali nazionali Camusso della Cgil e Furlan della Cisl stendono il tappeto al neo eletto Presidente del Consiglio Gentiloni.
La Camusso entusiasta ha dichiarato : “ Gentiloni e il suo nuovo governo sanno che troveranno nella CGIL un interlocutore leale e propositivo, che saprà valorizzare le scelte comuni, come criticare quelle che riterrà sbagliate……. il lavoro, la promozione della sua dignità, la lotta alla disoccupazione e alla povertà e la predisposizione di un piano di lavoro per i giovani devono essere le scelte e le urgenze del nuovo governo”
Il messaggio della Camusso agli iscritti alla Cgil è chiaro: per gli scioperi e per le lotte contro i padroni che licenziano bisogna aspettare ancora, non è il momento per protestare.
La Camusso si interessa e si preoccupa tanto per il futuro dei giovani che sono senza lavoro, i giovani non hanno una dignità, che si acquisisce facendosi sfruttare dai padroni.
La Furlan accompagna la Camusso a stendere il tappeto per l’arrivo di Gentiloni e ritiene ”….. per la Cisl è fondamentale continuare sulla strada del dialogo e del confronto tra il Governo e il sindacato”….. ma per uscire dalla crisi bisogna farlo tutti insieme, concorrere al raggiungimento degli stessi obiettivi in una logica di coesione sociale”.
Certo la logica di una coesione sociale che intende la Furlan è agevolare la politica di Gentiloni per gli interessi dei padroni.
Alla Camusso e alla Furlan eliminare il Jobs Act non interessa, per loro non è un grosso problema da risolvere immediatamente.
Eppure gli ultimi dati sui licenziamenti sono disastrosi perché indicano che rispetto allo stesso periodo del 2015 i licenziamenti collettivi e individuali nel terzo trimestre del 2016 sono aumentati in percentuale del 10,8% pari a 22.213 lavoratori dipendenti.
Un giovane disoccupato di Firenze
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