Saranno circa 500 i lavoratori dello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco (Napoli), da inserire nella fabbrica automobilistica del gruppo a Cassino (Frosinone),

I sindacalisti della Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione quadri e capi, hanno la schiuma alla bocca e il portafoglio gonfio.

Alla FCA di Cassino si è andato avanti con la CIG e i contratti di solidarietà.

Ora il mercato richiede la Giulia e gli operai vengono spostati da Pomigliano.

E’ il nuovo modo di produrre. Se il mercvato non va CIG e contratti di solidarietà. Se il mercvato tira si trasferiscono gli operai.

Ormai gli schiavi salariati non hanno il lavoro sicuro,  ma neanche il luogo di lavoro è più sicuro.

Come operaio mi pongo alcune domande:

– Ci pagheranno di più. Moglie e figli devono vivere in una città e io devo vivere in un’altra

– Cosa farà la FCA allestirà i dormitori come nei campi di concentramento?

– Cosa mi succede se mi rifiuto? La FCA mi licenzia

Anche i sindacalisti della FIOM e i sindacatini non fanno niente. A quale santo dobbiamo rivolgerci?

Un operaio FCA di Pomigliano