IL CAPITALISMO, UN’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE

Per il dibattito Operai: i padroni in combutta con i lacchè della politica di Dx e Sx e la complicità dei sindacati si sono inventati la democrazia; la democrazia borghese ogni cinque anni ci chiama al voto e ci fa scegliere il dittatore di turno che più fa comodo ai padroni. I padroni sono lo stato,  lo stato è dei padroni. Il ruolo degli operai sotto la dittatura capitalista è quello dello schiavo salariato: per un salario da fame, accettiamo di lavorare con il rischio di morire o rimanere invalidi. Con la crisi i ricatti dei padroni nei nostri […]
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Per il dibattito

Operai: i padroni in combutta con i lacchè della politica di Dx e Sx e la complicità dei sindacati si sono inventati la democrazia; la democrazia borghese ogni cinque anni ci chiama al voto e ci fa scegliere il dittatore di turno che più fa comodo ai padroni. I padroni sono lo stato,  lo stato è dei padroni. Il ruolo degli operai sotto la dittatura capitalista è quello dello schiavo salariato: per un salario da fame, accettiamo di lavorare con il rischio di morire o rimanere invalidi. Con la crisi i ricatti dei padroni nei nostri confronti sono ulteriormente peggiorati: con la complicità della sovrastruttura e il silenzio dei sindacati hanno fatto leggi, tipo il Jobs Act, e avviato l’utilizzo dei voucher che ci mette al di sotto degli schiavi. Operai,  per i padroni siamo delle merci e come tutte le merci serviamo a soddisfare i loro desideri, e quando la merce forza lavoro, si usura a causa dello sfruttamento e dei ritmi sempre più insostenibili, non si fanno scrupoli a licenziarci e buttarci in miseria. Operai, noi che produciamo la ricchezza del paese, con i salari da fame che ci danno, le merci da noi prodotte le possiamo vedere solo in vetrina. I padroni, i lacchè della politica, i servi del sindacato, il loro apparato repressivo, sono i responsabili della miseria che colpisce noi operai e il proletariato in generale. Noi operai non dobbiamo accettare passivamente di essere delle vittime da sacrificare al Dio profitto, se non ci ribelliamo a queste schiavitù, il nostro futuro può solo peggiorare, i padroni per superare questa crisi storica non si faranno scrupoli di scatenare una guerra e noi saremo carne da macello da mandare contro gli schiavi salariati di altri paesi. I padroni sono lo stato? I lacchè della sovrastruttura hanno stanziato venti miliardi per salvare le banche, soldi nostri, ricavati dal nostro sfruttamento e dai tagli ai servizi che ci toccherà pagare. La magistratura e l’apparato repressivo cosi solerti a reprimere gli operai che lottano contro i licenziamenti, e colpiscono i reati contro il patrimonio commessi da gente che non riesce più a mettere il piatto in tavola, fanno finta di non sapere che i padroni sono la causa della  crisi delle banche. A noi operai le banche negano i piccoli prestiti, ai padroni danno milioni e milioni di finanziamenti. I padroni quando esportano le merci non fanno rientrare i proventi delle vendite in Italia ma li mettono nei paradisi fiscali, così risulta che i padroni sono più poveri degli operai, non pagano le tasse e non possono restituire i prestiti ricevuti da banchieri amici; in questo modo si sono creati i crediti inesigibili delle banche che adesso ci tocca finanziare  “cos’è rapinare una banca a paragone del fondare una banca”? (Bertolt Brecht). Operai, il capitalismo e la democrazia borghese sono una vera e propria associazione a delinquere, chi può mettere fine a questo crimine sono solo gli operai organizzati in proprio, non lasciamoci strumentalizzare dalla piccola borghesia che rovinata dalla crisi vuole riavere i privilegi, e dal populismo becero. il PARTITO OPERAIO è il mezzo per dire basta a questi crimini contro l’umanità; il fine è creare una società senza sfruttatori. Operai abbiamo la forza per farlo, uniamoci! Cosa stiamo ancora aspettando?

A.L.

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