La denuncia dei pazienti curati per terra arriva su Facebook: “Ecco come vengono curati e dove vengono messi i pazienti all’ospedale di Nola….”. Decine i commenti.
E il governatore Vincenzo De Luca dispone l’apertura immediata di una indagine interna “per una puntuale verifica dei fatti e per accertare tutte le responsabilità”, si legge in una nota.
“A settembre sono stata ricoverata dieci giorni a Nola- scrive Marzia B. – e lo provato sulla mia pelle sette giorni su dieci su una barella e un medico mi disse.. Signora pregate… Allora ebbi il dubbio di essere in chiesa e non in ospedale”.
“Che vergogna…ho una bruttissima esperienza di quell’ospedale ma perché non lo chiudono”, scrive Maria Assunta F. E Loredana M. B.: “È una cosa indecente…togliere la dignità a chi sta male….vergogna!!!”
“Io ho visto delle cose e Nola spero di non arrivare mai …skifoooo”, posta Pamela E. N.
“Ragazzi che vergogna – scrive Carmine A. – È bruttissimo vedere persone per terra al pronto soccorso”.
E il “caso Nola” diventa subito politico. Attacchi espliciti alla gestione De Luca. Su Facebook interviene anche la consigliera regionale dei Cinque Stelle Valeria Ciarambino promette: “Ci siamo già attivati. Inviate le vostre segnalazioni”.
E Paolo Russo, parlamentare di FI annuncia un’interrogazione parlamentare: “Se il Santa Maria della Pietà deve funzionare in questo modo è meglio chiuderlo perché di ospedali così si muore. De Luca aveva promesso che non saremmo mai più stati ultimi, ci ha ridotti all’indigenza”.
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