VOGLIAMO UN SALARIO, NON UN LAVORO PRECARIO

Un compagno greco ha inviato un comunicato dell’«Assemblea degli occupati e dei disoccupati di piazza Syntagma» ad Atene che chiede: Vogliamo un salario, non un lavoro precario! […] Chiediamo un salario ben sapendo che anche nella migliore delle ipotesi il salario è imbroglio, menzogna, sfruttamento. Il nostro obiettivo di fondo è l’espropriazione di tutta la ricchezza che noi produciamo e che i padroni ci rubano. Al tempo stesso, l’espropriazione dissolverà il regno delle merci. Contro la sottomissione miserabile e fatalista a quella realtà che si presenta nella nostre chiacchiere quotidiane, dobbiamo invece prepararci al combattimento, dicendo subito: «Voliamo un […]
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Un compagno greco ha inviato un comunicato dell’«Assemblea degli occupati e dei disoccupati di piazza Syntagma» ad Atene che chiede:

Vogliamo un salario, non un lavoro precario!

[…] Chiediamo un salario ben sapendo che anche nella migliore delle ipotesi il salario è imbroglio, menzogna, sfruttamento. Il nostro obiettivo di fondo è l’espropriazione di tutta la ricchezza che noi produciamo e che i padroni ci rubano. Al tempo stesso, l’espropriazione dissolverà il regno delle merci.

Contro la sottomissione miserabile e fatalista a quella realtà che si presenta nella nostre chiacchiere quotidiane, dobbiamo invece prepararci al combattimento, dicendo subito: «Voliamo un salario, non un lavoro precario!».

Assemblea degli occupati e dei disoccupati di piazza Syntagma

Http://synelefsi-syntagmatos.espivblogs.net/http://dndf.org/?p=15586

Novembre 2016

In allegato le traduzioni del comunicato in francese e in inglese.

vogliamo-un-salario-non-un-lavoro-precario

La sostanza la conosciamo bene anche in Italia. La richiesta di lavoro ha visto solo peggiorare le nostre condizioni di vita e di lavoro, generando nuovi licenziamenti e miseria crescente. La situazione che i compagni  greci delineano rappresenta un futuro prossimo venturo che potremmo affrontare quanto prima, se non ci diamo una mossa fin da ora.

  1. e., Milano, 10 gennaio 2017.

 

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