mentre le autorità sperano nei miracoli, il padre di Stefano Deniello, 28 anni, tra i dispersi ha detto: “Quelli che sono morti sono stati uccisi e quelli che ancora non rientrano sono stati sequestrati contro il loro volere perché volevano rientrare. Li hanno sequestrati. Avevano le valigie pronte. Li hanno riuniti tutti vicino al caminetto come carne da macello”. La responsabilità, secondo Alessio Feniello, è “delle autorità”.
Il padre di Stefano Deniello ha ragione
Un terremotato
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