da sialcobas.it
Solo la primavera scorsa si parlava della reindustrializzazione di Termini Imerese, la ex fabbrica Fiat, ora Blutec. Governo e sindacati brindavano ai primi 30 operai (su più di 700) che erano stati assunti, con la prospettiva di un progressivo reintegro di tutti quanti gli altri. Blutec produce componenti per auto e ha presentato un piano di rilancio incentrato sulla produzione di auto ibride ed elettriche. Ma all’incontro al Ministero dello Sviluppo economico di inizio settimana, per la valutazione dei progressi del progetto industriale in vista dello sblocco del finanziamento pubblico da 22 milioni (74 milioni in totale), è emerso che non ci sono certezze sui tempi d’avvio della produzione di auto.
Rimane quindi sospesa l’ipotesi della piena occupazione dei 700 ex operai Fiat, e viene quindi anche a cadere ogni prospettiva occupazionale anche per gli ex addetti delle aziende dell’indotto. Secondo quanto emerso nel corso del vertice romano, dal 10 ottobre le risorse dovrebbero essere sbloccate.
Ma i ritardi, legati all’erogazione delle risorse, avrebbero provocato uno slittamento nel tempo di nuovi ex metalmeccanici in fabbrica. Il rientro di altri 30 operai nello stabilimento di Termini Imerese slitterebbe infatti ad aprile 2017.
L’altro nodo riguarda gli ammortizzatori sociali: dal primo ottobre è scaduta la cassa integrazione anche per i lavoratori di Blutec (i lavoratori dell’indotto sono senza reddito da mesi ndr) e senza una nuovo accordo gli ex metalmeccanici rischiano di restare senza paracadute sociale.
Per l’avvio del progetto Blutec continua a mancare lo sblocco dei fondi della Banca del Mezzogiorno per dovrebbe consentire a Invitalia di deliberare i 20 milioni necessari all’azienda per acquistare attrezzature e forniture. Ma la firma dell’accordo dovrebbe arrivare a giorni, entro il 10 ottobre, e il sindacato confederale confida che entro il 2018 saranno assorbiti tutti i 700 lavoratori ex Fiat. Inoltre, in accordo con Confindustria, i confederali hanno chiesto al governo una proroga degli ammortizzatori per altri due anni, con corsi di formazione per gli operai (in vista di un nuovo impiego?)
Secondo i sindacati sarebbe poi in fase di definizione un accordo di Blutec con un’altra azienda del settore per la trasformazione del motore termico in ibrido, che porterà alla realizzazione di 10 vetture al giorno per 4 anni. Il Mise assicura che la cig dovrebbe essere rinnovata per tre mesi e per il prossimo anno l’azienda avrà la copertura garantita dalla legge 148, che prevede il secondo anno in automatico per le aziende in fase di sviluppo che hanno usufruito di un anno di ammortizzatori.
Nella fabbrica entro dicembre 2017 dovrebbe essere sviluppato un modello cosiddetto full electric. Addirittura!
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Il commento di un Ex operaio di termini Imerese, pubblicato ieri sul sito di Operai Contro
“I sindacalisti gridavano di gioia. La reindustrializzazione di Termini Imerese era ripresa. I primi 20 operai erano stati assunti. Non era vero niente la Bluetec aveva finto di assumere per prendere i soldi dalla stato e dalla regione.
Su Termini Imerese si può scrivere un romanzo dal titolo :” Come inculare gli operai”
Siamo stati licenziati e i sindacalisti ci hanno fatto credere che era una vittoria. Ci pagavano poco, ma non lavoravamo. Per anni la FIAT ha mandato delle comparse per fingere di acquistare la fabbrica FIAT di termini imerese.
Era stato trovato l’acquirente, ma era solo una finzione.
Bravi i sindacalisti servi del padrone”
Un ex operaio Fiat Termini
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