Ripubblichiamo una corrispondenza del 9 febbraio 2017
Caro Operai Contro,
si va in bagno solo se lo dice il capo, se ti scappa bisogna urinarsi addosso. E’ successo alla Sevel di Val di Sangro, gli operai hanno dato una prima risposta con un un’ora di sciopero. “Episodi che si ripetono più spesso di quanto si possa immaginare”. Questa è la tempistica del lavoro imposta da Marchionne in Fca ex Fiat, e sottoscritta dal Fim, Fiom e Uil. Questi sindacati che hanno da dire? Invece del ripristino delle pause e tempi meno serrati, rivendicheranno i pannoloni per gli operai in produzione? Per quanto sia dura, gli operai debbono contare sulle proprie forze. Opporsi allo sfruttamento richiede di fissare dei punti fermi per arrivare ad una rete di contatti fra i reparti.
Saluti da un operaio in pensione
Tratto da Chieti Today
Sevel: operaio costretto a urinarsi addosso. Negata possibilità di andare in bagno
La denuncia è arrivata a dalla Rsa Usb dell’azienda.
“Nella giornata lavorativa odierna, alla ute 1 montaggio turno B, si è verificato un episodio che varca ogni limite della decenza e del rispetto nei confronti di un lavoratore” si legge nel documento diffuso dall’Usb e indirizzato alla Direzione del Personale dello stabilimento di Atessa (Ch).
“Dopo aver più volte richiesto di potersi recare in bagno per urgenti bisogni fisiologici” si legge ancora nella nota “e dopo che le stesse sono rimaste inascoltate, il lavoratore si è visto costretto ad urinarsi addosso”.
La Usb, quindi, definisce l’accaduto “un fatto gravissimo che lede la dignità del lavoratore vittima dell’episodio e quella di tutti i lavoratori in generale” e precisa che “episodi in cui le richieste di andare in bagno vengono negate o ritardate, poiché la produzione viene prima di ogni altra esigenza, si ripetono più spesso di quanto si possa immaginare”.
Per questo motivo il sindacato, nella giornata di ieri, ha indetto un’ora di sciopero.
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