Caro Operai Contro,
chissà se Landini in materia di antifascismo ha direttive specifiche, come gli avvertimenti che ha rivolto agli iscritti e delegati Fiom, minacciandoli di accettare e applicare senza fiatare, il contratto nazionale che la Fiom ha firmato con Fim e Uil. Non è più ammesso “strappare” localmente condizioni, clausole e/o accordi di miglior favore come si è sempre fatto? Questo non potrebbe anche suonare come un invito ai padroni ad abolire condizioni di miglior favore nelle aziende dove queste ci sono?
Chissà se Landini possiede anche un vademecum riguardo le regole applicate da alcuni esponenti della Fiom di Genova, che hanno fatto il servizio d’ordine, scontrandosi con militanti dell’Anpi e dei centri sociali, perché non disturbassero il raduno fascista internazionale.
I militanti dell’Anpi e dei centri sociali, dopo essere stati respinti una prima volta dalla polizia, sono stati respinti successivamente dal servizio d’ordine della Fiom, che si è messa davanti alla polizia ed ai fascisti che stavano dietro ad essa. Che dice il vademecum di Landini?
E sulle autorità che hanno dato il permesso per il raduno fascista internazionale a Genova, Landini fa scena muta?
Nella nota dell’agenzia Adnkronos si legge: “un gruppo della Fiom che cercava di riportare l’ordine”. La Fiom che cerca di riportare l’ordine contro gli antifascisti scesi in piazza per impedire il raduno fascista internazionale?
Nel luglio ’60 proprio per impedire un raduno fascista, la Fiom con i metalmeccanici (allora elettromeccanici) insieme ad altri giovani e operai, scesero in piazza e diedero una risposta ben diversa! Di acqua sotto i ponti ne è passata. Che la Fiom di Landini non sia più quella degli anni ’60 si sapeva, ma scontrarsi con gli antifascisti, non ci può stare. Bisogna andare oltre questa Fiom.
Saluti da un operaio Fiom in pensione
Agenzia Adnkronos 11/02/2017
Un quartiere blindato, deviazioni al traffico e strade chiuse. Così si presenta la zona di Sturla, nel levante di Genova , dove si svolge il congresso dell’ultradestra europea organizzato da ‘Alliance for peace and freedom’ nella sede di Forza Nuova in via Orlando.
Tafferugli tra antagonisti e polizia, nel corso della manifestazione della sinistra contro il convegno: è successo in via Caprera, di fronte al blocco delle forze dell’ordine. Dopo il passaggio di un mezzo di emergenza, un’ambulanza che doveva transitare nella zona che ha causato una apertura tra le camionette della polizia utilizzate come barriera, alcuni manifestanti hanno provato a superare lo schieramento di forze dell’ordine.
Ne è nato uno scontro tra polizia e un gruppetto di una cinquantina di persone: gli antagonisti sono stati respinti. A quel punto però si sono scontrati con un gruppo della Fiom che cercava di riportare l’ordine. Un manifestante anziano è rimasto lievemente ferito da un lancio d’oggetti durante gli scontri.
Blindati, furgoni della polizia e gli alari a lato, le barriere simili a quelle usate durante il G8, per proteggere l’accesso da via Caprera alla zona di via Orlando. Il corteo dell’Anpi è arrivato al limite della zona percorribile: da qui un piccolo gruppo di antagonisti ha lanciato alcuni fumogeni e due bombe carta all’indirizzo della polizia.
La tensione in città è molto alta: alcuni manichini, impiccati a testa in giù, sono stati trovati dalla polizia sul ponte fra largo Giardino e piazza Manin. Accanto alcuni striscioni con le scritte ‘Più fasci appesi’ e ‘Non faremo prigionieri’.
Circa 500 i manifestanti radunati in piazza Ragazzi del 99 da dove è iniziata la contromanifestazione organizzata da Anpi Genova e sindacati. In piazza rappresentanti di sindacati, politica ma anche Legambiente, Libera, Arcigay, i Camalli della Culmv e la Fiom. Con loro il sindaco Marco Doria e il vicesindaco Stefano Bernini.
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