i capi bastone, da quando il Pd ha preso il potere politico all’interno del parlamento dei padroni, rompono con i loro balletti. I vari capi bastone si sono autodefiniti in sottobande di sinistra e sottobande di centro. Che cosa vogliono con sinistra e centro, lo sanno solo loro. Sono più di due anni che periodicamente si accende la lotta tra capi bastone di sinistra e di centro. Quando il gangster Matteo Renzi annuncio il Jobs act e l’eliminazione dell’articolo 18, quelli della sinistra iniziarono a dire che non lo avrebbero mai votato in parlamento. Poi in parlamento i capi bastone di sinistra e centro votarono il Jobs act e l’eliminazione dell’articolo 18. Quando doveva esserci il referendum per la riforma costituzionale, la sinistra e il centro votarono assieme in parlamento. Dopo il referendum perso, il gangster Matteo Renzi disse che si sarebbe dimesso. Ha nominato come presidente del consiglio il burrattino Gentiloni, ed è restato segretario del Pd. Nessun capo bastone di sinistra ha denunciato lo schifo di Matteo Renzi ed è uscito dal Pd. Ora è riiniziato il balletto sulla data delle elezioni politiche. I capi bastone di sinistra vogliono che il burrattino Gentiloni governi fino al 2018. Il gangster Matteo vuole il voto subito. Nuovamente si parla di scissione.
Noi operai sappiamo che il governo del Pd di Matteo Renzi ha dato la liberta di licenziare ai padroni.
Noi operai vediamo che giorno per giorno i nostri salari valgono di meno.
Noi operai siamo contro tutti capi bastone affliati al Pd
Basta con i balletti siete tutti servi del padrone
Un operaio
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