dal giornaledimonza.it
Quella che sta per terminare è stata sicuramente una delle giornate più difficili per i lavoratori, in presidio permanente da ben 36 giorni per protestare contro il licenziamento di 187 operai.
La tensione è salita alle stelle fin dal primo pomeriggio quando il presidio dei lavoratori si è diviso in due: un gruppo è rimasto stabilmente di fronte alla sede di via Da Vinci, mentre altri si sono mossi per bloccare l’uscita di un camion (mezzo che poi non si è mai mosso) al cui interno erano appena stati caricati quattro macchinari destinati a volare negli Stati Uniti.
Le maestranze hanno bloccato tutte le uscite della storica azienda, utilizzando anche le proprie automobili.
La situazione, però, è precipitata in serata quando i lavoratori hanno visto entrare in azienda altri tir che avrebbero dovuto trasferire altrove dei macchinari.
Per tutta risposta le maestranze, insieme ai loro figli, hanno bloccato le strade di accesso all’azienda, riuscendo ad ottenere una piccola vittoria: infatti i rimorchi sono rimasti all’interno dell’azienda e due motrici sono uscite dalla K-Flex senza macchinari.
Sul posto sono subito arrivate anche le Forze dell’ordine in assetto anti-sommossa oltre ai sindaci Andrea Fumagalli di Inzago, Giorgio Monti di Mezzago, Roberto Invernizzi di Bellusco e al consigliere regionale Enrico Brambilla, giunti davanti ai cancelli dell’azienda a portare la loro solidarietà ai lavoratori.
Proteste veementi e contestazioni, invece, hanno avuto, come bersaglio, anche il primo cittadino di Roncello Luca Signorile.
Intanto è stata annullata la protesta prevista per domani mattina, mercoledì, a Vimecate. Invece è stato confermato l’incontro al ministero previsto per venerdì a mezzogiorno.
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