Caro Operai Contro,
Gi&e: 69 esuberi su un totale di 175 operai nel sito di Recanati, in tutto il gruppo sono oltre 300 lavoratori. Con lo sciopero dell’altro giorno e presidio della fabbrica, è scattato anche lo sciopero dello straordinario. Il 7 marzo nuovo sciopero di 8 ore con presidio ad Ancona, in concomitanza dell’incontro in Confindustria. Come mai il sindacato non ha bloccato subito lo straordinario, quando nell’autunno del 2016 l’azienda ha avviato la ristrutturazione? Perché così tanto tempo senza iniziative di lotta, né a Recanati né nelle fabbriche del Gruppo? Tantomeno vi sono stati tentativi di coinvolgere operai di altre fabbriche e sostenitori.
A mio modo di vedere gli operai devono smettere di affidarsi in modo acritico al sindacato “bàlia”, che nel bene e nel male si sostituisce a loro: gli operai devono diventare loro “il sindacato”, se non vogliono trovarsi ogni volta a giochi fatti, e senza poter giocare le proprie carte. Lottando si può anche perdere, ma senza lotta hai perso in partenza.
Saluti da un sostenitore di Operai Contro
Da: Cronache Maceratesi Venerdì 3 Marzo 2017
Lavoratori in sciopero oggi per la prima delle iniziative di lotta a difesa del proprio posto di lavoro allo stabilimento Gi&e di Porto Recanati della Ghergo. La procedura di mobilità avviata dall’azienda prevede 69 esuberi su di un totale di 175 lavoratori. Presenti al presidio ai cancelli i rappresentanti sindacali. “C’è stata una grande partecipazione allo sciopero – dice Rocco Gravina, Cisl – chiediamo un piano serio che non può partire dai licenziamenti, con ammortizzatori, che porti a un rilancio perchè le possibilità ci sono tutte”. Boris Basti, UIl: “Pensiamo che sia percorribile la procedura della cassa integrazione. Il 7 marzo avremo un nuovo incontro con l’azienda e proveremo a ridiscuteremo”. Carlo Cesca, Cgil: “Aspettavamo un piano industriale e ci siamo trovati la mobilità per 69 persone, non può essere il piano di rilancio di un sito produttivo, i lavoratori meritano di più, verità e opportunità. Abbiamo fatto richieste precise, siamo disposti al dialogo ma per salvare i posti di lavoro”. Lo stato di agitazione prevede anche lo sciopero degli straordinari, un’ora di sciopero a fine turno dal 1 marzo fino al 6 marzo e ulteriore sciopero di otto ore per il giorno 7 marzo data del nuovo incontro in Confindustria, con presidio ad Ancona.
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