Redazione di Operai Contro,
La notizia odierna è il ritiro da parte dell’azienda dell’articolo 700 che la Camozzi aveva intentato contro di noi. Questa oggi è stata decisamente una buona notizia che ha contribuito a sollevare ancora di più il nostro morale.
La motivazione, secondo il legale della Camozzi, con cui oggi l’azienda ha chiesto al nostro avvocato se era disposto ad accettare il loro ritiro dalla causa, è stata determinata da questioni tecniche.
Con tutta probabilità questa spiegazione non corrisponde per nulla alla verità e le motivazioni reali sicuramente possono essere altre, anche se non ne abbiamo la certezza.
Camozzi il 14 ottobre 2016 aveva depositato Il ricorso del articolo 700 del cpc con la seguente motivazione : “accertare e dichiarare l’illegittimità del comportamento dei lavoratori della Innse di Milano, consistente nell’entrare senza autorizzazione, quando sospesi in CIGS, all’interno del capannone dove si trovano i reparti produttivi, nel rimanere all’interno dopo il termine dell’assemblea e nell’impedire l’esecuzione degli interventi previsti dal piano di risanamento approvato dal Ministero del Lavoro, nonché di qualsiasi attività lavorativa da parte…..”.
Uno dei cardini con cui il padrone cercava di metterci alle corde oggi di fatto è crollato, e venendo meno questo cardine, crolla un punto fondamentale di tutta la teoria che la Camozzi sta intentando contro gli operai della Innse.
Certo non possiamo cantare vittoria, però oggi, una questa piccola schermaglia legale tra gli operai della Innse e il potente padrone Camozzi ha segnato un punto a nostro favore nella battaglia contro il piano di risanamento che il padrone vuole portare a termine.
Non abbiamo nessuna illusione e nessuna velleità che questo fatto possa decidere il ritiro dei licenziamenti e l’abbandono del piano di risanamento.
La guerra è ancora lunga e sul terreno rimangono ancora tantissime incognite e tantissimi ostacoli da superare. Non possiamo dimenticarci che il presidio delle portinerie è costantemente in atto per far ritirare i quattro licenziamenti, ciò non toglie che oggi un piccolo cuneo per rallentare il meccanismo repressivo del padrone è stato infilato
Naturalmente la nostra lotta va avanti con la continuazione del presidio.
La presenza della polizia, oggi al presidio, è stata di un cellulare e due macchine: una della digos e l’altra del
commissariato di zona.
Ricordiamo a tutti i simpatizzanti, ai sostenitori e ai solidali con la nostra lotta, che è attiva una pagina web giulemanidallainnse.it destinata alla raccolta di fondi per far fronte alle spese legali.
Il nostro appello a tutti i solidali e tutti i compagni che sostengono la nostra battaglia rimane invariato invitiamo tutti i sostenitori degli operai della Innse a venire al presidio per garantire un sostegno effettivo alla nostra lotta.
L’appuntamento è per domani mattina, 29 marzo, dalle ore 7.00 davanti ai cancelli della Innse.
Operai Innse
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