Redazione operai contro,
Gli effetti del Jobs act di Renzi ogni giorno si fanno sentire, i padroni licenziano quando e come vogliono.
Operai e impiegati, delegati e lavoratori ammalati oramai i padroni non ci pensano due volte a licenziare chi dà fastidio, chi si ribella o chi si ammala e non può più creare profitto al padrone.
I padroni hanno la legge dalla loro parte, licenziamenti liberi per eliminare gli operai scomodi quelli cioè che si oppongono alle dittature dei capi leccaculo del padrone sfruttatore.
Ieri mattina davanti al polo logistico del Bennet di Origgio hanno scioperato e protestato i colleghi solidali degli 11 facchini licenziati settimana scorsa dalla cooperativa del consorzio Cisa.
Undici lavoratori licenziati perché avevano avuto il coraggio di protestare contro le pesanti condizioni di lavoro, ritmi duri e per il salario troppo basso.
Le ribellioni dei facchini sono lotte dure, che non si fermano facilmente e sopratutto non danno retta alle fanfaronate delle istituzioni e dei politici.
Viva la lotta dei facchini di Origgio.
Un sostenitore dei facchini licenziati
Articolo ripreso da < Varese News >
Origgio, presidio al polo logistico contro il licenziamento di 11 lavoratori
Un presidio dalle 7,30 alle 9,30 con lo striscione “Basta licenziamenti” ha movimentato la mattinata nella zona industriale cittadina. L’agitazione sindacale è stata realizzata da Slai Cobas Sc davanti al polo logistico Bennet in via Fontaccia contro i licenziamenti di 11 lavoratori tra cui 4 delegati, delle cooperative del consorzio Cisa, avvenuto giovedì scorso.
“E’ stato un presidio contro dei licenziamenti arbitrari ai danni di lavoratori che lottavano per il proprio lavoro contro ritmi di lavoro decisamente duri e contro pagamenti davvero risicati – spiega Sergio Caprini portavoce Slai Cobas Sc – Per questo abbiamo deciso di manifestare stamattina e ci ha fatto piacere vedere i delegati del magazzino Bennet ucire per sentire le motivazioni dei lavoratori. C’è stato un momento di confronto”. I lavoratori che hanno partecipato al presidio erano circa una trentina. Sul posto anche una pattuglia dei carabinieri. L’ultima mobilitazione nell’azienda produttiva risale al primo novembre scorso quando venne organizzato uno sciopero con volantinaggio per denunciare come la piattaforma logistica di Origgio, dove vengono preparate le merci per rifornire in prevalenza alcuni punti vendita della catena Bennet, venisse usata come sede lavorativa punitiva, dalle cooperative che la gestiscono”.
Anche questa volta i lavoratori sono intenzionati a continuare con la loro battaglia: “Le azioni continueranno prossimamente anche in altri siti – conclude Caprini – e con una lotta su più fronti”.
Comments Closed