Redazione Operai Contro,
I padroni per ottenere il massimo dei profitti si fanno concorrenza sfruttando oltre ogni limite gli operai, aumentando loro le ore di lavoro o i ritmi di produzione.
Ma se non riescono a raggiungere il profitto voluto per arricchirsi, diminuiscono il salario utilizzando la cassa integrazione, i contratti di solidarietà e talvolta in modo ricattatorio costringono gli operai ad accettare un cambio di società per ridurgli drasticamente il salario.
Stamane 40 operai hanno scioperato e bloccato il magazzino merci di Montichiari (BS) di Mondo Convenienza rispondendo alla prepotenza del loro padrone che li ha licenziati perché non hanno accettato il passaggio alle dipendenze della nuova cooperativa Movimob.
Protestano e resistono i 40 operai che si fanno il culo tutti i giorni per trasportare e montare i mobili venduti da Mondo Convenienza, e non accettano di subire una forte perdita (300 euro) del salario che già di per sé è basso.
Il loro lavoro è duro tanto che l’anno scorso un operaio giovane morì per le estenuanti fatiche nel trasportare mobili pesanti salendo le scale a piedi.
Hanno ragione questi operai coraggiosi nel rifiutare questo cambio di cooperativa che non è altro che una vera fregatura e ingiustizia, i padroni bresciani sono bravi a sfruttare gli operai come schiavi ma in questo caso hanno trovato 40 operai che resistono alla sudditanza assoluta e ai ricatti della società del capitale.
Un lettore
Da Il giornale di Brescia di oggi
Sciopero e manifestazione davanti al magazzino merci di Montichiari di Mondo Convenienza, dove 40 addetti al trasporto e al montaggio dei mobili dell’impresa fondata da Giovan Battista Carosi, da oggi sono senza lavoro. Motivo del contendere il cambio di cooperativa nella gestione dell’appalto, vinto da Movimob, che prenderà il posto di TLS.
«Gli operai protestano perché per risparmiare sugli stipendi il nuovo gestore ha modificato il contratto di lavoro di trasportatori e montatori di mobili – ha spiegato il segretario generale di Filt Cgil, Ivano Panzica – passandolo dalla categoria Logistica e trasporti alla Multiservizi. Per questi uomini, alcuni con famiglia a carico, passare da una paga base di 1.530 euro a una di 1.230 euro è un duro colpo, che non intendiamo accettare passivamente. I dipendenti della cooperativa erano in tutto 60, di cui 20 hanno accettato il nuovo regime di lavoro e continueranno certamente a lavorare». «Al momento non è stato programmato alcun incontro con la nuova cooperativa – ha precisato il rappresentante della segreteria Cgil, Oliviero Girelli -. Se le cose non cambieranno la prossima volta manifesteremo davanti al negozio».
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