Redazione operai contro,

Si svolgerà domani a Roma una periodica assemblea nazionale della Fiom Cgil.

Quest’anno il tema principale è: “Sfide, il sindacato davanti al grande cambiamento”.

Sindacalisti, economisti, intellettuali, direttori di riviste, storici, politici e altri personaggi più o meno noti che si alterneranno a parlare di democrazia, di fatti sindacali, di temi d’attualità sociali e politici.

Sicuramente tutti questi signori, i non sindacalisti intendo, che invitati ad intervenire all’assemblea, parleranno di democrazia e di problematiche sociali e politiche, come al solito sono abituati a dire che esiste una democrazia e un forte senso disolidarietà verso gli immigrati da difendere.

Quale democrazia intendono costoro, quella della differenza delle classi sociali o quella dello sfruttamento dei padroni che per arricchirsi sottomettono gli operai a schiavi?

Tutta gente borghese che con le problematiche sindacali e del lavoro in fabbrica non hanno niente a che fare, loro parteggiano solo per i padroni che devono oltrepassare la crisi superando le concorrenze tra le economie di un paese rispetto ad un altro paese.

Invece i signori sindacalisti esporranno e rivendicheranno (Landini) la “vittoria” della firma per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.

In tal modo ci sarà un altra occasione per ribadire a chi gli dà retta, che : Confindustria voleva eliminare a tutti i costi il contratto nazionale di categoria ma grazie alla Fiom dopo una dura battaglia di scioperi si è mantenuto ancora in vigore il contratto.

Davanti alla platea blindata di amici che lo applaudiranno Il mister Landini certamente non dirà che le processioni e gli scioperi che hanno fatto gli operai hanno portato a casa un misero e vergognoso aumento nel salario ma in compenso un aumento ulteriore dello sfruttamento operaio.

Altro che successo, senza aver ottenuto un miglioramento economico e normativo equivale ad un fallimento totale del contratto che con Landini, la Fiom ha firmato il contratto peggiore di tutte le categorie.

Come non dirà certamente che non riesce, perché non vuole, organizzare delle resistenze nelle fabbriche contro i padroni che licenziano gli operai, come non dirà che contro i padroni che chiudono le fabbriche non ha mai fatto e mai farà le tanto promesse occupazioni delle fabbriche.

Landini ha fatto invece tante epurazioni nel suo sindacato a scapito dei delegati che non la pensano come lui, viceversa non può nemmeno vantarsi di aver fatto rientegrare in fabbrica qualche operaio licenziato.

Landini se non sei utile agli operai dimettiti, gli operai della Fca aspettano ancora che organizzi uno sciopero contro Marchionne.

Noi operai non ci sentiamo più rappresentati da Landini.

Un operaio metalmeccanico di Bologna.

Redazione Invio l’articolo con allegato locandina assemblea

Giovedì 6 aprile, a Roma (teatro Ambra Jovinelli, ore 10), si terrà la periodica assemblea nazionale della Fiom-Cgil che in questa occasione assumerà le caratteristiche di un incontro pubblico: “Sfide, il sindacato di fronte al grande cambiamento”, sarà l’occasione per fare un bilancio sulla firma del contratto nazionale dei metalmeccanici e sul successo dell’iniziativa referendaria della Cgil, intrecciando questi importanti fatti sindacali con i temi più stringenti dell’attualità e della prospettiva economica, sociale e politica. Il programma prevede l’introduzione del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, cui seguiranno gli interventi di Breanne Butler (global co-coordinator della Women’s March on Washington), Lucio Caracciolo (direttore di Limes), Marcello Minenna (economista, London School of Economics), Rossella Muroni (presidente Legambiente), Andrea Riccardi (fondatore Comunità sant’Egidio), Riccardo Realfonzo (economista, Università del Sannio), Gianni Rinaldini (presidente Fondazione Claudio Sabattini), Lu Triangle (segretario generale IndustriAll Europa). Nel pomeriggio le conclusioni della segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso.

Locandina Assemblea nazionale Fiom ‘Sfide’ (1)