Meno 2,4% le vendite al dettaglio

Caro Operai Contro, in Italia il volume delle vendite al dettaglio è calato del 2,4% in un anno. Sono sempre più numerose le famiglie operaie e quelle con analoga disponibilità economica, costrette a sopravvivere nella mera sussistenza. In numero crescente si rivolgono a istituti caritatevoli per un piatto di pasta. Tanti senza lavoro o dopo essere stati licenziati, hanno dovuto lasciare la casa, con la “colpa” di essere morosi, emarginati dalla società cercano un tetto e indumenti in strutture umanitarie. Finiti gli ammortizzatori sociali l’onda dei licenziamenti prorompe con tutta la sua devastazione. I figli non trovano lavoro, i […]
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Caro Operai Contro,

in Italia il volume delle vendite al dettaglio è calato del 2,4% in un anno. Sono sempre più numerose le famiglie operaie e quelle con analoga disponibilità economica, costrette a sopravvivere nella mera sussistenza. In numero crescente si rivolgono a istituti caritatevoli per un piatto di pasta. Tanti senza lavoro o dopo essere stati licenziati, hanno dovuto lasciare la casa, con la “colpa” di essere morosi, emarginati dalla società cercano un tetto e indumenti in strutture umanitarie. Finiti gli ammortizzatori sociali l’onda dei licenziamenti prorompe con tutta la sua devastazione. I figli non trovano lavoro, i genitori l’hanno perso, mentre una parte sempre più consistente di operai e lavoratori, è costretta ad accettare contratti e lavori con salario e condizioni miserabili. Organizzarsi per opporsi e lottare contro questo sistema sociale, è sempre  meno inscindibile dall’organizzare il Partito Operaio.

Saluti da un estimatore di Operai Contro

 

Allego nota dell’Istat

Diminuiscono le vendite al dettaglio a febbraio. L’Istat registra una flessione rispetto al mese precedente dello 0,3% in valore e dello 0,7% in volume e un calo rispetto all’anno precedente dell’1% in valore e il 2,4% in volume. Pesano in particolare i beni alimentari. I negozi della grande distribuzione e le piccole superfici mostrano andamenti simili, con flessioni, rispettivamente, dell’1% e dell’1,1% su base annua. Rispetto a gennaio 2017 le vendite di beni alimentari registrano una diminuzione dell’1,1% in valore e del 2,0% in volume, mentre quelle di beni non alimentari restano sostanzialmente stabili con un aumento dello 0,1% in valore e una variazione nulla in volume. L’Istat spiega che “al di là delle oscillazioni mensili, nella media del trimestre dicembre 2016 – febbraio 2017 il valore delle vendite aumenta dello 0,3%, mentre il volume diminuisce dello 0,2%. Tali dinamiche sono interamente ascrivibili ai prodotti alimentari, mentre le vendite di beni non alimentari risultano invariate, nello stesso arco temporale, sia in valore che in volume”. Rispetto a febbraio 2016, per i prodotti alimentari l’istituto di statistica rileva una diminuzione dell’1,2% in valore e del 4,8% in volume. Anche le vendite di prodotti non alimentari sono in flessione, dello 0,9% sia in valore sia in volume.

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