Redazione di Operai Contro,
soldati USA, soldati Curdi, soldati Iraniani, mercenari Irakeni hanno posto sotto assedio la città di Mosul da sei mesi. Come in Siria la scusa è sempre la stessa: liberarsi dai terroristi dall’ISIS. Non riescono tuttavia a vincere e hanno deciso di affamare i civili e i combattenti dell’ISIS. Da alcune settimane gli assedianti hanno tagliato l’ultima strada di rifornimenti che consentiva l’arrivo di viveri e di armi. Civili e combattenti hanno cominciato a mangiare cani, gatti, erba per sopravvivere alla fame.
I civili avevamo sperato che i jet degli assedianti lanciassero pane al posto dei volantini. Attila era un angelo al confronto degli assedianti: soldati USA, soldati Curdi, soldati Iraniani, mercenari Irakeni
La situazione rimane precaria anche fuori dalle zone assediate, nelle aree della città Mosul liberateKhalil Ibrahim al Ashuri, a capo di una organizzazione per la tutela dei diritti umani, contattato telefonicamente ha spiegato che “c’è stata una inflazione dei prezzi dei beni alimentari nelle aree liberate”. Un chilo di riso, ha riferito l’attivista, “costa circa 35 dollari, uno di zucchero 26 e una confezione di latte per bambini può raggiungere i 50 dollari”. I liberatori fanno affari sfruttando gli affamati.
La guerra coinvolge anche i civili. E’ così dalla prima guerra mondiale. La guerra in Iraq è la guerra degli USA per impossessarsi del petrolio. La guerra in Siria è lo scontro tra Russi e USA per il controllo del gas
Un giovane contro la guerra
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