Caro Operai Contro,

271 licenziamenti collettivi, per essere sostituiti da un’altra cooperativa con salari ancora più bassi. Questi sono i posti di lavoro di cui parla Renzi. I 271 operai per i quali è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo, si mobilitano raccogliendo anche tanta solidarietà. Appoggiamo la lotta contro i licenziamenti di massa, contro la corsa dei padroni per imporre il salario più basso. Il sindacato Adl Cobas, denuncia la subalternità al padrone, delle stesse istituzioni che dovrebbero invece essere garanti dell’accordo firmato anche da loro. Allego la cronaca dettagliata della Gazzetta di Mantova.

Saluti solidali

Gazzetta di Mantova 31 maggio 2017

VIADANA Vertenza Viadana Facchini. I Cobas: no ai compromessi

Mercoledì tavoli e confronti fino a sera. Legacoop conta di trovare una soluzione. Ma il sindacato non si sposta: «Salvaguardia di tutti i posti di lavoro»

Ieri è stata un’altra frenetica giornata di incontri, alla ricerca di una soluzione sulla vertenza Viadana Facchini. Tavoli e confronti si sono protratti sino alla serata. Legacoop, come conferma il rappresentante Attilio Dadda, confida di trovare una soluzione per salvare lavoro e produttività: la giornata della verità sarà comunque quella odierna, in quanto con ieri è formalmente scaduto il contratto tra l’associazione d’impresa Clo-Viadana Facchini e la Composad per la gestione del magazzino dello stabilimento. Continua intanto a far discutere la drammatica manifestazione di martedì mattina.

Il sindacato Adl Cobas, promotore dell’iniziativa, parla di una «straordinaria giornata di mobilitazione democratica, con circa settecento persone scese in campo per manifestare solidarietà ai 271 lavoratori Composad per i quali è stata attivata la procedura di licenziamento collettivo». Il sindacato di base non rinuncia, con un lungo comunicato sulla sua pagina Facebook, ad alcuni attacchi polemici: «Nonostante le ripetute provocazioni della Polizia, sempre schierata con lobby e multinazionali, e nonostante i cancelli dello stabilimento chiusi (una serrata decisa da Composad a fronte dei blocchi attuati nei giorni precedenti dai lavoratori in sciopero; ndr), siamo riusciti a strappare un nuovo incontro con Legacoop».

Anche la proposta emersa martedì pomeriggio è stata però bocciata da Adl Cobas: «Non c’è mediazione possibile. Ci è stato prospettato il licenziamento di 90 lavoratori, e l’assunzione dei restanti 180 per tre mesi a tempo determinato, con l’ingresso nell’appalto, a fianco della coop Clo, di una nuova cooperativa creata ad hoc in sostituzione della Viadana Facchini». La posizione Cobas è nota: salvaguardia di tutti i posti di lavoro a tempo pieno, in ossequio agli accordi siglati in Prefettura nel febbraio-marzo 2016.

«Le proposte emerse sinora nei tavoli di trattativa – accusa il sindacato di base – inchiodano pesantemente alle loro responsabilità tutte le istituzioni coinvolte, Prefettura in primis, in quanto hanno fatto carta straccia dell’accordo dello scorso anno. Chi comanda: Gruppo Saviola (proprietario di Composad) o il prefetto? Non è tollerabile che i lavoratori vengano buttati in strada dopo 15 anni di servizio in Composad; e che siano sempre i lavoratori a pagare le conseguenze di problemi gestionali delle cooperative o dei cambi d’appalto. Non è tollerabile che l’amministratore delegato di un’azienda come Composad guadagni notevolmente di più, rispetto allo stipendio di un lavoratore, fra l’altro assunto da una cooperativa proprio per poterlo pagare meno». (r.n.)