dopo il terremoto iniziato ad agosto 2016, le promesse ci hanno seppellito. Tutti avevano promesso. Le istituzioni avevano promesso. Il governo Renzi prima, il governo Gentiloni poi, i governatori regionali. Tutti.
Hanno fatto credere agli abitanti del cratere più vasto della storia del nostro Paese – 131 comuni in quattro Regioni – che “presto” sarebbero tornati a una vita, tutto sommato, accettabile. Che “presto” sarebbe finita. Dieci mesi dopo, invece, non è nemmeno cominciata la ricostruzione: le macerie sono a terra, di casette ne sono arrivate pochissime, la ricostruzione è un miraggio.
Le promesse dobbiamo ricacciarle in gola a chi le ha fatte. Dobbiamo imparare a ribellarci a non credere a nessuno
Un terremotato
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