Per i nove imputati, accusati di omicidio colposo aggravato, la Corte di Appello di Bari ha dichiarato prescritti alcuni reati. Mentre altri sono stati assolti “per non aver commesso il fatto”. È stata così ribaltata la sentenza di condanna del primo grado.
Sono state assolte anche tre delle quattro società coinvolte nel processo: FS Logistica-B.U. Cargo Chemical Spa, La Cinque Biotrans Snc, Nuova Solmine Spa. Confermata soltanto la responsabilità della società Truck Center Sas per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, con una riduzione della sanzione amministrativa a 300mila euro. Revocati anche i risarcimenti danni alle parti civili: la Regione Puglia, il Comune di Molfetta e alcuni familiari degli operai morti.
I cinque lavoratori dell’azienda di Molfetta, in provincia di Bari, morirono a causa delle esalazioni velenose. Il 3 marzo 2008, mentre stavano pulendo la cisterna per il trasporto dello zolfo liquido, uno di loro si sentì male. Si era sporto sull’oblò della cisterna e, investito dall’aria tossica, cadde nel ventre del veicolo. Poi, la corsa ad aiutarlo dei colleghi. Tra questi anche il titolare Vincenzo Altomare. Oltre al 64enne proprietario della Truck Center, persero la vita nel tentativo reciproco di salvarsi gli operai Luigi Farinola, di 37 anni, Guglielmo Mangano, di 44, Michele Tasca, di 19, e l’autotrasportatore Biagio Sciancalepore, di 24 anni.
“È uno schifo, sono morte cinque persone e nessuno ne ha colpa”. Queste le parole la mamma dell’operaio 19enne Michele Tasca.
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