Redazione di Operai Contro,
ArcelorMittal, con l’acquisto dello stabilimento tarantino, ha raggiunto i 20 impianti in Europa.
Il Vecchio Continente è afflitto da sovracapacità produttiva (noi operai dell’acciaio produciamo più acciaio di quanto il padrone riesca a venderne).
Al ministero dello Sviluppo c’è stato il primo confronto tra i manager della cordata e sindacati. Si accordano per fare la pelle agli operai.
ArcelorMittal ha chiarito che vuole riassorbire 10mila lavoratori (non prima del 2022-2023), dichiarando però 4.200 esuberi.
I dirigenti sindacali al servizio dei padroni fingono di volersi opporre, ma la loro è una presa in giro.
I sindacati in questi ultimi anni hanno concesso ai padroni contratti di solidarietà e cassa integrazione per 6000 operai.
I sindacati vogliono portarci allo sbando per farci accettare tutto ciò che vuole il padrone.
Fratelli operai con la lotta per difendere il posto di lavoro, abbiamo ottenuto solo licenziamenti e cassa.
Fratelli operai non èpiù una lotta sindacale. E’ una lotta per la vita e la morte tra noi e i padroni.
Fratelli operai siamo un’esercito che può sconfiggere chiunque.
Fratelli operai organizziamo la rivolta contro i padroni. Sopravvivere da schiavi a cosa serve?
Un operaio dell’ILVA
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