comunicato dell’assemblea degli iscritti FIOM in Piaggio
Mai avevamo assistito in Piaggio a niente di simile a quello che hanno messo in piedi le Segreterie territoriali di FIOM, FIM e UILM con la complicità della maggioranza della RSU.
Finte Assemblee di discussione sui contenuti rivendicativi , all’inizio di Luglio, col solo scopo, di assumersi il compito di scrivere la Piattaforma, senza però chiederne il mandato esplicito ai lavoratori. Una Piattaforma che era, in realtà, già bella e pronta, come è chiaro oggi
Un Referendum in fretta e furia, a ridosso delle ferie, in cui lavoratori sono costretti a votare SI o NO ad una piattaforma calata dall’alto e dopo una sola Assemblea d’informazione in cui, forse, lasceranno la parola per qualche minuto a chi è contrario Una Commissione elettorale in cui hanno VIETATO la presenza di quelli contrari alla Piattaforma
Voto, subito dopo ogni Assemblea, perché i lavoratori NON hanno diritto ne di informazione né di riflessione. In più per una parte dei lavoratori avrà votato mentre un’altra parte ancora non conosce per cosa votare. Poiché il voto dei lavoratori, in realtà, non gli interessa DIRANNO anche che NON c’è QUORUM
Nei contenuti, la Piattaforma è solo una richiesta di mandato in bianco ad ogni concessione all’azienda e alla continuazione di quella politica sindacale di cedimenti che è la vera responsabile delle nostre attuali condizioni di lavoro. Entrando nel dettaglio:
1. NON viene quantificata nessuna richiesta salariale. Premio di Risultato legato all’incremento di produttività redditività dell’azienda, qualità, innovazione, ecc. Tutti parametri a totale discrezione dell’azienda, come dimostrano gli ultimi anni.
Addirittura si chiede il pagamento di una parte del premio di risultato in buoni spesa
SI TACE sui premi non corrisposti negli ultimi 5 cinque anni che hanno significato una perdita complessiva per ogni lavoratore di almeno 6000 euro.
NON si rivendica una rivalutazione del premio che tenga conto del mancato rinnovo del Contratto Aziendale da sei anni.
NON si rivendica nessuna consistente parte fissa, di cui dovrebbe essere espressamente previsto il non riassorbimento nei minimi contrattuali.
2. Sui ritmi di lavoro, solite chiacchiere sulla importanza della Commissione sui tempi di lavoro, la trasparenza gestionale e il coinvolgimento della RSU.
NESSUNA rivendicazione sulla diminuzione dei ritmi di lavoro, aumentati in modo consistente negli ultimi anni, ormai insostenibili per i lavoratori e causa dell’enorme aumento delle malattie professionali ai lavoratori.
3. Su ambiente e sicurezza si elemosina solo un maggior coinvolgimento della RLS e un generico programma di climatizzazione dei reparti ancora scoperti.
NESSUNA richiesta di rivalutazione dei rischi dei movimenti ripetitivi, che tanti danni fisici stanno creando ai lavoratori.
NESSUNA rivendicazione chiara ed esplicita sui tempi di realizzazione della climatizzazione e sulle misure da attuare a beneficio dei lavoratori e a carico dell’azienda fino a quando non viene realizzato l impianto. NESSUNA richiesta esplicita di verifica delle sostanze contenute nei componenti importati.
4. Sull’ occupazione viene richiesto di definire un accordo che porti alla stabilizzazione dei PTV e di incrementare l’occupazione giovanile, magari con la stessa regola già firmata nell’ultimo accordo sulla mobilità per cui ogni tre occupati in mobilità ne viene trasformato uno in full time, come è stato detto nella riunione RSU NESSUNA rivendicazione chiara ed esplicita sui tempi della stabilizzazione dei PTV NESSUNA rivendicazione di limitazione della stagionalità della produzione e di un limite massimo alle tipologie contrattuali a tempo determinato.
5. Su Flessibilità ed orario di lavoro vien fatta solo la richiesta di incrementi di riposi compensativi ( 5%) ed una maggiorazione del turno notturno. Questa è l’unica richiesta chiara, e va nella direzione della massima disponibilità al lavoro del sabato con l’incremento quindi della stagionalità. SI apre poi alla flessibilità della pausa pranzo. NESSUNA rivendicazione di limitazione delle ore si flessibilità stabilita dal CCNL. NESSUNA rivendicazione di fine della gestione arbitraria da parte dell’azienda di Solidarietà e CIG, con l’applicazione di criteri certi, controllabili ed esigibili di rotazione dei lavoratori. La disponibilità alla flessibilità della pausa pranzo per venire incontro alle richieste organizzative e produttive dell’azienda è gravissima e mette in discussione una delle conquiste fondamentali dei lavoratori .
6. NESSUNA rivendicazione di procedure certe ed esigibili per l’applicazione del CCNL sui passaggi di livello.
7. NESSUNA richiesta di informazione periodica sulla quantità dei prodotti importati e di un limite in rapporto alla produzione a Pontedera.
8. La richiesta generica di piani industriali, investimenti, ricerca, ecc per rilanciare la competitività è già la premessa alla diponibilità ai cedimenti alle richieste della Piaggio sull’organizzazione del lavoro (lista già fatta da Colaninno a fine Gennaio)
Noi, come Assemblea degli iscritti FIOM NON riconosciamo NE’ legittimiamo questo referendum. Rivendichiamo che siano le Assemblee dei lavoratori con il tempo necessario a discutere a fondo, punto per punto, a definire la Piattaforma dell’Integrativo, da sottoporre poi a referendum
Ci rivolgiamo ai nostri compagni di lavoro per respingere insieme un percorso e comportamenti sindacali che sono un’offesa alla nostra dignità di lavoratori oltre che un’offesa alla nostra fatica e ai nostri sacrifici quotidiani.
FINO A QUANDO CONTINUEREMO A SOPPORTARE?
INVITIAMO PERCIÒ TUTTI A NON PARTECIPARE AL REFERENDUM
L’ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI FIOM
https://sindacatounaltracosa.org/2017/07/24/piaggio-piattaforma-indecente-e-referendum-irregolare/
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