Caro Operai Contro,
l’accusa alla ministra della Difesa è: “Pinotti e soci hanno una sola regola quando si tratta della Sardegna: arroganza e menefreghismo”. A dirlo è Mauro Pili deputato sardo di Unidos, e si basa sul fatto che il ministero della Difesa ha fatto partire le esercitazioni militari in Sardegna senza l’autorizzazione della Regione. La Pinotti e i generali del ministero della Difesa, hanno voluto dimostrare che l’autorizzazione a preparare la guerra dei padroni, se la prendono direttamente imponendo la democrazia delle armi. La Pinotti da il buon esempio di come si fa.
Saluti
Allego un articolo di Sardinia Post 20 settembre 2017
Le esercitazioni militari riprendono in Sardegna anche senza autorizzazione della Regione, alla riunione del Comitato misto paritetico sulle servitù militari (Comipa) non erano presenti rappresentanti dell’Isola. È la denuncia del deputato Mauro Pili (Unidos) che ha presentato un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio “perché faccia annullare urgentemente quella decisione”.
“La nota del ministro della Difesa giunta ieri sul tavolo della Regione è chiara. La riunione del Comipa, secondo quanto scrive il ministero della Difesa è valida anche senza la partecipazione dei rappresentanti della Regione. Per il ministero della Difesa – ha sottolineato Pili – l’assenza del numero legale è un dettaglio irrilevante. Del resto Pinotti e soci hanno una sola regola quando si tratta della Sardegna: arroganza e menefreghismo. Aver imposto un calendario di esercitazioni senza una regolare riunione del Comipa fa emergere una tracotanza che mai prima aveva raggiunto un livello di spregiudicatezza così elevato. La nota del ministero della Difesa giunta ieri sul tavolo di un presidente fantasma ha lasciato interdetti tutti i componenti dello stesso Comitato misto paritetico che hanno dovuto constatare la propria inutilità dinanzi ad una Regione istituzionalmente inesistente”.
Il piano delle esercitazioni militari del prossimo semestre “illegittimamente approvato qualche mese fa con un vero e proprio blitz contro la Sardegna e contro le istituzioni sarde – ha precisato Pili – è dunque in vigore secondo quanto ha deciso la Pinotti. I generali del ministero della Difesa, componenti del Comitato misto paritetico per le servitù militari, lo avevano approvato in assenza del numero legale e di tutti i rappresentanti della Regione. Il Comitato formato da 14 membri aveva deliberato con soli 7 voti anziché 8 e quindi con un voto nullo sotto ogni punto di vista”.
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