Caro Operai Contro,
secondo Brescia Today, 112 lavoratori sono a rischio licenziamento perché, (scrive alla fine dell’articolo), in quanto “merce forza lavoro non rendono più”. Una tesi tanto falsa quanto cara ai padroni.
Come dice l’articolo stesso “I lavori di logistica sarebbero dunque appaltati a una società esterna, specialista del settore”, che andrebbe a sostituire il lavoro dei 112 lavoratori candidati al licenziamento. Quindi non è che i 112 lavoratori non rendono più, bensì è il padrone che li vuole sostituire con altri lavoratori in condizioni di maggior schiavitù, magari attingendo alle cosidette “cooperative”, come purtroppo avviene proprio (ma non solo) nella logistica. Strano che Brescia Today ignori questi “bandi al ribasso” e le lotte dei facchini nella logistica.
I 112 operai candidati al licenziamento si diano una mossa, e da subito si organizzino per respingere con la lotta i licenziamenti. Mettano alle strette il sindacalisti che finora oltre a dichiararsi “contrari alla chiusura” sono in attesa di incontrare l’azienda e non fanno alcun cenno alla lotta.
Saluti operai
Articolo preso da Brescia Today
L’Alco verso la chiusura dei poli logistici bresciani, a rischio 112 lavoratori tra Prevalle e Rovato.
La notizia si è diffusa rapidissima in fabbrica e negli ambienti sindacali: i due poli logistici bresciani del gruppo L’Alco potrebbero chiudere definitivamente i battenti entro la fine dell’anno. Della cosa si parla in realtà da anni, ma mai si era arrivati a una scadenza vera e propria: sono 112 i lavoratori che adesso rischiano di perdere il posto.
Sono due i poli logistici L’Alco nel Bresciano: il primo a Prevalle, con 69 addetti, e il secondo a Rovato, con 43 operai. Potrebbero tutti rimanere a casa entro la fine dell’anno, se non addirittura a novembre. Sarebbe questo infatti il “piano” dell’azienda, con la chiusura programmata dei due poli nei prossimi mesi.
Il motivo sarebbe puramente economico: mantenere aperte le due strutture non sarebbe sostenibile. I lavori di logistica sarebbero dunque appaltati a una società esterna, specialista del settore. Il gruppo L’Alco si occupa della distribuzione per i supermercati: freschi, secco e scatolame, surgelati.
Il gruppo serve decine e decine di supermercati in Lombardia e nel Nord Italia, tra questi anche una quarantina di strutture a marchio Despar, Eurospar e Interspar. Ovviamente contrari alla chiusura i sindacati, che hanno già ottenuto per venerdì un primo incontro con la società.
Al palo, purtroppo e come sempre, rimangono i lavoratori. Addirittura 112 le famiglie, in buona parte bresciane, che rischiano di perdere un reddito sicuro per il proprio sostentamento. La dura legge del mercato e del profitto: quando la “merce” non rende più, in questo caso la forza lavoro, allora tutti a casa.
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