Caro Operai Contro,
23 licenziamenti, ma il sindacato sospetta che siamo solo i primi. Nonostante ciò, la risposta di un’ora di sciopero al giorno sempre allo stesso orario e proclamata con un anticipo di una settimana, risulta per il padrone scontata e poco incisiva. Sarebbero sicuramente più incisivi scioperi e iniziative variate e in orari differenziate, non comunicate con largo anticipo al padrone. Inoltre perché non chiamare alla lotta altre fabbriche? Ogni giorno vi sono decine, se non centinaia di licenziamenti, ma il sindacato continua a mettere il paraocchi, e lascia che gli operai in ogni fabbrica lottino da soli. Perché non creare una catena della solidarietà di lotta quando gli operai di una fabbrica vengono colpiti? Basta con la delega al sindacalismo pantofolaio: facciamo il sindacalismo operaio.
Saluti da un lettore
Allego un articolo di RovigoOggi.it
Fallito l’ennesimo incontro con la dirigenza della Sicc: lavoratori fuori dalla fabbrica ogni giorno dalle 11 alle 12. A fine novembre, in 23 resteranno a casa. Venerdì, previsto un incontro con l’onorevole Diego Crivellari Sempre più vicini al licenziamento, i dipendenti cominciano lo sciopero
Un altro incontro con la dirigenza, fallimentare come i precedenti: “Non si vedono prospettive”, sostengono i sindacati e così tutti i lavoratori, non solo quelli per i quali è previsto un licenziamento collettivo, escono dalla fabbrica per protestare. Saranno in sciopero ogni giorno dalle 11 alle 12. Venerdì, previsto un incontro con l’onorevole del Pd Diego Crivellari che aveva manifestato immediatamente solidarietà e interesse per la critica situazione della Sicc. Sono 23 i dipendenti che verranno licenziati ma la preoccupazione è che si tratti solo di un inizio
“Non è solo la questione dei licenziamenti, ma è l’assoluta mancanza di prospettive per questa azienda”, Mirco Bolognesi rappresentante sindacale Uilm, che parla anche a nome dei colleghi Riccardo Bego (Fiom Cgil) e Nicola Panarella (Fim Cisl), è preoccupato per la situazione dei lavoratori della Sicc. “Sappiamo che l’azienda ha messo sul tavolo un piano di licenziamento collettivo che colpisce 23 dipendenti, ma non è solo questo – continua Bolognesi – Dopo un altro incontro con la direzione e l’assemblea con i lavoratori, ciò che emerge sempre più chiaramente è la totale mancanza di un piano per il futuro.I lavoratori sono preoccupati perché non ci sono progetti, non sembra ci siano volontà e capacità di portare l’azienda fuori dalla crisi ma solo tagli che per una fabbrica in difficoltà significa dover produrre di più con meno personale. Impossibile”.
“I lavoratori per questa settimana osserveranno un’ora di sciopero al giorno, dalle 11 alle 12 e venerdì avremmo un incontro con l’onorevole del Pd Diego Crivellari che ci ha lui stesso contattati per capire la situazione. Speriamo di allargare il tavolo anche agli altri rappresentati del territorio”.
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