Redazione di operai contro,
una lavoratrice metalmeccanica riceve una lettera di trasferimento a centinaia di chilometri da casa e dalla fabbrica,
Dovrebbe abbandonare figli, famiglia e propri cari per non perdere il posto di lavoro.
Si ribella, chiede aiuto, denuncia la questione in assemblea. Non si capisce come andrà a finire. Dopo pochi mesi riceve una lettera di contestazione per un lavoro che secondo il padrone non avrebbe svolto. La lavoratrice controlla e risulta che quel giorno era a casa e fruiva del riposo.
Anche questa è una violenza da denunciare e condannare senza indugi!
Un operaio
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